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Groppi d’amore nella scuraglia – Photo Gallery


  • Groppi d'amore nella scuraglia di Tiziano ScarpaSabato 9 novembre ore 21.00 a Verona, Teatro Laboratorio all'Arsenale, è di scena “Groppi d'amore nella scuraglia” di Tiziano Scarpa, scrittore/poeta/drammaturgo veneziano, premio Strega 2009 con “Stabat Mater”. Il testo di Tiziano Scarpa è un racconto in versi che, attraverso una lingua inventata che richiama i dialetti del centro-sud, descrive un percorso di rinascita e, in qualche modo, di redenzione. Il linguaggio poetico di Scarpa deforma il nostro immaginario e i corpi dei protagonisti divengono archetipi grotteschi di un mondo in sfacelo; immagini che richiamano l'immaginario di Bosch raccontando la storia di Scatorchio e del suo amore per Sirocchia in un paese sommerso dai rifiuti. “Non so proprio da dove mi sia uscito il personaggio di Scatorchio, la sua lingua, il suo mondo-dice Tiziano Scarpa- Io credevo di essere una persona mite, decentemente gentile. Scatorchio è una specie di parente scuro, mi scorre nel sangue come un’eredità intima ed estranea. Lo amo profondamente, anche perché mi mette a disagio. Per questo sono stato conquistato dallo Scatorchio dei Carichi Sospesi. Anche a guardare loro, hai di fronte due persone miti e gentilissime. Non sai proprio da dove riesca a tirarlo fuori in maniera così possente e persuasiva, il mite Silvio Barbiero, un personaggio talmente ruvido, cialtrone, impresentabile, poetico. Non sai come abbia fatto, il gentile Marco Caldiron, a domarlo e a scatenarlo, a mettergli le briglie in certi punti e a lasciarsi trascinare selvaggiamente in altri. Comincio a sospettare che ci sia un po’ di Scatorchio in ogni maschio, ma solo alcuni sappiano come dargli voce”.
  • Groppi d'amore nella scuraglia di Tiziano ScarpaSabato 9 novembre ore 21.00 a Verona, Teatro Laboratorio all'Arsenale, è di scena “Groppi d'amore nella scuraglia” di Tiziano Scarpa, scrittore/poeta/drammaturgo veneziano, premio Strega 2009 con “Stabat Mater”. Il testo di Tiziano Scarpa è un racconto in versi che, attraverso una lingua inventata che richiama i dialetti del centro-sud, descrive un percorso di rinascita e, in qualche modo, di redenzione. Il linguaggio poetico di Scarpa deforma il nostro immaginario e i corpi dei protagonisti divengono archetipi grotteschi di un mondo in sfacelo; immagini che richiamano l'immaginario di Bosch raccontando la storia di Scatorchio e del suo amore per Sirocchia in un paese sommerso dai rifiuti. “Non so proprio da dove mi sia uscito il personaggio di Scatorchio, la sua lingua, il suo mondo-dice Tiziano Scarpa- Io credevo di essere una persona mite, decentemente gentile. Scatorchio è una specie di parente scuro, mi scorre nel sangue come un’eredità intima ed estranea. Lo amo profondamente, anche perché mi mette a disagio. Per questo sono stato conquistato dallo Scatorchio dei Carichi Sospesi. Anche a guardare loro, hai di fronte due persone miti e gentilissime. Non sai proprio da dove riesca a tirarlo fuori in maniera così possente e persuasiva, il mite Silvio Barbiero, un personaggio talmente ruvido, cialtrone, impresentabile, poetico. Non sai come abbia fatto, il gentile Marco Caldiron, a domarlo e a scatenarlo, a mettergli le briglie in certi punti e a lasciarsi trascinare selvaggiamente in altri. Comincio a sospettare che ci sia un po’ di Scatorchio in ogni maschio, ma solo alcuni sappiano come dargli voce”.
  • Groppi d'amore nella scuraglia di Tiziano ScarpaSabato 9 novembre ore 21.00 a Verona, Teatro Laboratorio all'Arsenale, è di scena “Groppi d'amore nella scuraglia” di Tiziano Scarpa, scrittore/poeta/drammaturgo veneziano, premio Strega 2009 con “Stabat Mater”. Il testo di Tiziano Scarpa è un racconto in versi che, attraverso una lingua inventata che richiama i dialetti del centro-sud, descrive un percorso di rinascita e, in qualche modo, di redenzione. Il linguaggio poetico di Scarpa deforma il nostro immaginario e i corpi dei protagonisti divengono archetipi grotteschi di un mondo in sfacelo; immagini che richiamano l'immaginario di Bosch raccontando la storia di Scatorchio e del suo amore per Sirocchia in un paese sommerso dai rifiuti. “Non so proprio da dove mi sia uscito il personaggio di Scatorchio, la sua lingua, il suo mondo-dice Tiziano Scarpa- Io credevo di essere una persona mite, decentemente gentile. Scatorchio è una specie di parente scuro, mi scorre nel sangue come un’eredità intima ed estranea. Lo amo profondamente, anche perché mi mette a disagio. Per questo sono stato conquistato dallo Scatorchio dei Carichi Sospesi. Anche a guardare loro, hai di fronte due persone miti e gentilissime. Non sai proprio da dove riesca a tirarlo fuori in maniera così possente e persuasiva, il mite Silvio Barbiero, un personaggio talmente ruvido, cialtrone, impresentabile, poetico. Non sai come abbia fatto, il gentile Marco Caldiron, a domarlo e a scatenarlo, a mettergli le briglie in certi punti e a lasciarsi trascinare selvaggiamente in altri. Comincio a sospettare che ci sia un po’ di Scatorchio in ogni maschio, ma solo alcuni sappiano come dargli voce”.
  • Groppi d'amore nella scuraglia di Tiziano ScarpaSabato 9 novembre ore 21.00 a Verona, Teatro Laboratorio all'Arsenale, è di scena “Groppi d'amore nella scuraglia” di Tiziano Scarpa, scrittore/poeta/drammaturgo veneziano, premio Strega 2009 con “Stabat Mater”. Il testo di Tiziano Scarpa è un racconto in versi che, attraverso una lingua inventata che richiama i dialetti del centro-sud, descrive un percorso di rinascita e, in qualche modo, di redenzione. Il linguaggio poetico di Scarpa deforma il nostro immaginario e i corpi dei protagonisti divengono archetipi grotteschi di un mondo in sfacelo; immagini che richiamano l'immaginario di Bosch raccontando la storia di Scatorchio e del suo amore per Sirocchia in un paese sommerso dai rifiuti. “Non so proprio da dove mi sia uscito il personaggio di Scatorchio, la sua lingua, il suo mondo-dice Tiziano Scarpa- Io credevo di essere una persona mite, decentemente gentile. Scatorchio è una specie di parente scuro, mi scorre nel sangue come un’eredità intima ed estranea. Lo amo profondamente, anche perché mi mette a disagio. Per questo sono stato conquistato dallo Scatorchio dei Carichi Sospesi. Anche a guardare loro, hai di fronte due persone miti e gentilissime. Non sai proprio da dove riesca a tirarlo fuori in maniera così possente e persuasiva, il mite Silvio Barbiero, un personaggio talmente ruvido, cialtrone, impresentabile, poetico. Non sai come abbia fatto, il gentile Marco Caldiron, a domarlo e a scatenarlo, a mettergli le briglie in certi punti e a lasciarsi trascinare selvaggiamente in altri. Comincio a sospettare che ci sia un po’ di Scatorchio in ogni maschio, ma solo alcuni sappiano come dargli voce”.
  • Groppi d'amore nella scuraglia di Tiziano ScarpaSabato 9 novembre ore 21.00 a Verona, Teatro Laboratorio all'Arsenale, è di scena “Groppi d'amore nella scuraglia” di Tiziano Scarpa, scrittore/poeta/drammaturgo veneziano, premio Strega 2009 con “Stabat Mater”. Il testo di Tiziano Scarpa è un racconto in versi che, attraverso una lingua inventata che richiama i dialetti del centro-sud, descrive un percorso di rinascita e, in qualche modo, di redenzione. Il linguaggio poetico di Scarpa deforma il nostro immaginario e i corpi dei protagonisti divengono archetipi grotteschi di un mondo in sfacelo; immagini che richiamano l'immaginario di Bosch raccontando la storia di Scatorchio e del suo amore per Sirocchia in un paese sommerso dai rifiuti. “Non so proprio da dove mi sia uscito il personaggio di Scatorchio, la sua lingua, il suo mondo-dice Tiziano Scarpa- Io credevo di essere una persona mite, decentemente gentile. Scatorchio è una specie di parente scuro, mi scorre nel sangue come un’eredità intima ed estranea. Lo amo profondamente, anche perché mi mette a disagio. Per questo sono stato conquistato dallo Scatorchio dei Carichi Sospesi. Anche a guardare loro, hai di fronte due persone miti e gentilissime. Non sai proprio da dove riesca a tirarlo fuori in maniera così possente e persuasiva, il mite Silvio Barbiero, un personaggio talmente ruvido, cialtrone, impresentabile, poetico. Non sai come abbia fatto, il gentile Marco Caldiron, a domarlo e a scatenarlo, a mettergli le briglie in certi punti e a lasciarsi trascinare selvaggiamente in altri. Comincio a sospettare che ci sia un po’ di Scatorchio in ogni maschio, ma solo alcuni sappiano come dargli voce”.
  • Groppi d'amore nella scuraglia di Tiziano ScarpaSabato 9 novembre ore 21.00 a Verona, Teatro Laboratorio all'Arsenale, è di scena “Groppi d'amore nella scuraglia” di Tiziano Scarpa, scrittore/poeta/drammaturgo veneziano, premio Strega 2009 con “Stabat Mater”. Il testo di Tiziano Scarpa è un racconto in versi che, attraverso una lingua inventata che richiama i dialetti del centro-sud, descrive un percorso di rinascita e, in qualche modo, di redenzione. Il linguaggio poetico di Scarpa deforma il nostro immaginario e i corpi dei protagonisti divengono archetipi grotteschi di un mondo in sfacelo; immagini che richiamano l'immaginario di Bosch raccontando la storia di Scatorchio e del suo amore per Sirocchia in un paese sommerso dai rifiuti. “Non so proprio da dove mi sia uscito il personaggio di Scatorchio, la sua lingua, il suo mondo-dice Tiziano Scarpa- Io credevo di essere una persona mite, decentemente gentile. Scatorchio è una specie di parente scuro, mi scorre nel sangue come un’eredità intima ed estranea. Lo amo profondamente, anche perché mi mette a disagio. Per questo sono stato conquistato dallo Scatorchio dei Carichi Sospesi. Anche a guardare loro, hai di fronte due persone miti e gentilissime. Non sai proprio da dove riesca a tirarlo fuori in maniera così possente e persuasiva, il mite Silvio Barbiero, un personaggio talmente ruvido, cialtrone, impresentabile, poetico. Non sai come abbia fatto, il gentile Marco Caldiron, a domarlo e a scatenarlo, a mettergli le briglie in certi punti e a lasciarsi trascinare selvaggiamente in altri. Comincio a sospettare che ci sia un po’ di Scatorchio in ogni maschio, ma solo alcuni sappiano come dargli voce”.
  • Groppi d'amore nella scuraglia di Tiziano ScarpaSabato 9 novembre ore 21.00 a Verona, Teatro Laboratorio all'Arsenale, è di scena “Groppi d'amore nella scuraglia” di Tiziano Scarpa, scrittore/poeta/drammaturgo veneziano, premio Strega 2009 con “Stabat Mater”. Il testo di Tiziano Scarpa è un racconto in versi che, attraverso una lingua inventata che richiama i dialetti del centro-sud, descrive un percorso di rinascita e, in qualche modo, di redenzione. Il linguaggio poetico di Scarpa deforma il nostro immaginario e i corpi dei protagonisti divengono archetipi grotteschi di un mondo in sfacelo; immagini che richiamano l'immaginario di Bosch raccontando la storia di Scatorchio e del suo amore per Sirocchia in un paese sommerso dai rifiuti. “Non so proprio da dove mi sia uscito il personaggio di Scatorchio, la sua lingua, il suo mondo-dice Tiziano Scarpa- Io credevo di essere una persona mite, decentemente gentile. Scatorchio è una specie di parente scuro, mi scorre nel sangue come un’eredità intima ed estranea. Lo amo profondamente, anche perché mi mette a disagio. Per questo sono stato conquistato dallo Scatorchio dei Carichi Sospesi. Anche a guardare loro, hai di fronte due persone miti e gentilissime. Non sai proprio da dove riesca a tirarlo fuori in maniera così possente e persuasiva, il mite Silvio Barbiero, un personaggio talmente ruvido, cialtrone, impresentabile, poetico. Non sai come abbia fatto, il gentile Marco Caldiron, a domarlo e a scatenarlo, a mettergli le briglie in certi punti e a lasciarsi trascinare selvaggiamente in altri. Comincio a sospettare che ci sia un po’ di Scatorchio in ogni maschio, ma solo alcuni sappiano come dargli voce”.
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La firma della luce: Luzius Ziermann e gli specchi in Arena


FIRMA DELLA LUCE di Luzius Ziermann

Anfiteatro Arena

Sabato 9 e domenica 10 novembre 2013 all’Anfiteatro Arena, sarà possibile vedere la realizzazione dell’opera dell’artista tedesco Luzius Ziermann, di Francoforte sul Meno, intitolata “Firma della luce”.

L’opera consta di 2.506 specchietti retrovisori esterni per auto, che formano “the sign of Luzius”, la sigla di Luzius, ovvero la firma apposta – come a un dipinto – a un paesaggio o a un sito straordinari.

  • Arena di Verona:FIRMA DELLA LUCE di Luzius ZiermannSabato 9 e domenica 10 novembre all’Anfiteatro Arena, sarà possibile vedere la realizzazione dell’opera dell’artista tedesco Luzius Ziermann, di Francoforte sul Meno, intitolata “Firma della luce”. L’opera consta di 2.506 specchietti retrovisori esterni per auto, che formano “the sign of Luzius”, la sigla di Luzius, ovvero la firma apposta – come a un dipinto – a un paesaggio o a un sito straordinari. ACA157AFA02BBE7B7B51D2C1A5379171 La firma della luce: Luzius Ziermann e gli specchi in Arena Secondo l’artista, i 2.506 specchietti – scelti e raccolti nelle autorottamazioni – sono l’ornamento di luce di un sito, un paesaggio, un panorama; ma sono, al tempo stesso, lo strumento che riflette e restituisce la molteplicità infinita di dimensioni, prospettive e punti di vista di forme e figure invece finite e tutte ricomprese nella natura. Si intende così rendere alla natura un ulteriore omaggio, oltre ai tanti propri dipinti dedicati da Luzius, e nobilitarla in quanto essa stessa opera d’arte. L’installazione ha firmato dal 2009 i contesti paesaggistici più disparati, per bellezza naturalistica e prestigio architettonico: dal deserto del Namib in Namibia, al Mirador del Rio a Lanzarote (Canarie), ad Ashford Castle (Irlanda), e sarà prossimamente ospitata in una grande capitale europea come Parigi, sotto la Tour Eiffel.
  • Arena di Verona:FIRMA DELLA LUCE di Luzius ZiermannSabato 9 e domenica 10 novembre all’Anfiteatro Arena, sarà possibile vedere la realizzazione dell’opera dell’artista tedesco Luzius Ziermann, di Francoforte sul Meno, intitolata “Firma della luce”. L’opera consta di 2.506 specchietti retrovisori esterni per auto, che formano “the sign of Luzius”, la sigla di Luzius, ovvero la firma apposta – come a un dipinto – a un paesaggio o a un sito straordinari. ACA157AFA02BBE7B7B51D2C1A5379171 La firma della luce: Luzius Ziermann e gli specchi in Arena Secondo l’artista, i 2.506 specchietti – scelti e raccolti nelle autorottamazioni – sono l’ornamento di luce di un sito, un paesaggio, un panorama; ma sono, al tempo stesso, lo strumento che riflette e restituisce la molteplicità infinita di dimensioni, prospettive e punti di vista di forme e figure invece finite e tutte ricomprese nella natura. Si intende così rendere alla natura un ulteriore omaggio, oltre ai tanti propri dipinti dedicati da Luzius, e nobilitarla in quanto essa stessa opera d’arte. L’installazione ha firmato dal 2009 i contesti paesaggistici più disparati, per bellezza naturalistica e prestigio architettonico: dal deserto del Namib in Namibia, al Mirador del Rio a Lanzarote (Canarie), ad Ashford Castle (Irlanda), e sarà prossimamente ospitata in una grande capitale europea come Parigi, sotto la Tour Eiffel.
  • Arena di Verona:FIRMA DELLA LUCE di Luzius ZiermannSabato 9 e domenica 10 novembre all’Anfiteatro Arena, sarà possibile vedere la realizzazione dell’opera dell’artista tedesco Luzius Ziermann, di Francoforte sul Meno, intitolata “Firma della luce”. L’opera consta di 2.506 specchietti retrovisori esterni per auto, che formano “the sign of Luzius”, la sigla di Luzius, ovvero la firma apposta – come a un dipinto – a un paesaggio o a un sito straordinari. ACA157AFA02BBE7B7B51D2C1A5379171 La firma della luce: Luzius Ziermann e gli specchi in Arena Secondo l’artista, i 2.506 specchietti – scelti e raccolti nelle autorottamazioni – sono l’ornamento di luce di un sito, un paesaggio, un panorama; ma sono, al tempo stesso, lo strumento che riflette e restituisce la molteplicità infinita di dimensioni, prospettive e punti di vista di forme e figure invece finite e tutte ricomprese nella natura. Si intende così rendere alla natura un ulteriore omaggio, oltre ai tanti propri dipinti dedicati da Luzius, e nobilitarla in quanto essa stessa opera d’arte. L’installazione ha firmato dal 2009 i contesti paesaggistici più disparati, per bellezza naturalistica e prestigio architettonico: dal deserto del Namib in Namibia, al Mirador del Rio a Lanzarote (Canarie), ad Ashford Castle (Irlanda), e sarà prossimamente ospitata in una grande capitale europea come Parigi, sotto la Tour Eiffel.
  • Arena di Verona:FIRMA DELLA LUCE di Luzius ZiermannSabato 9 e domenica 10 novembre all’Anfiteatro Arena, sarà possibile vedere la realizzazione dell’opera dell’artista tedesco Luzius Ziermann, di Francoforte sul Meno, intitolata “Firma della luce”. L’opera consta di 2.506 specchietti retrovisori esterni per auto, che formano “the sign of Luzius”, la sigla di Luzius, ovvero la firma apposta – come a un dipinto – a un paesaggio o a un sito straordinari. ACA157AFA02BBE7B7B51D2C1A5379171 La firma della luce: Luzius Ziermann e gli specchi in Arena Secondo l’artista, i 2.506 specchietti – scelti e raccolti nelle autorottamazioni – sono l’ornamento di luce di un sito, un paesaggio, un panorama; ma sono, al tempo stesso, lo strumento che riflette e restituisce la molteplicità infinita di dimensioni, prospettive e punti di vista di forme e figure invece finite e tutte ricomprese nella natura. Si intende così rendere alla natura un ulteriore omaggio, oltre ai tanti propri dipinti dedicati da Luzius, e nobilitarla in quanto essa stessa opera d’arte. L’installazione ha firmato dal 2009 i contesti paesaggistici più disparati, per bellezza naturalistica e prestigio architettonico: dal deserto del Namib in Namibia, al Mirador del Rio a Lanzarote (Canarie), ad Ashford Castle (Irlanda), e sarà prossimamente ospitata in una grande capitale europea come Parigi, sotto la Tour Eiffel.
  • Arena di Verona:FIRMA DELLA LUCE di Luzius ZiermannSabato 9 e domenica 10 novembre all’Anfiteatro Arena, sarà possibile vedere la realizzazione dell’opera dell’artista tedesco Luzius Ziermann, di Francoforte sul Meno, intitolata “Firma della luce”. L’opera consta di 2.506 specchietti retrovisori esterni per auto, che formano “the sign of Luzius”, la sigla di Luzius, ovvero la firma apposta – come a un dipinto – a un paesaggio o a un sito straordinari. ACA157AFA02BBE7B7B51D2C1A5379171 La firma della luce: Luzius Ziermann e gli specchi in Arena Secondo l’artista, i 2.506 specchietti – scelti e raccolti nelle autorottamazioni – sono l’ornamento di luce di un sito, un paesaggio, un panorama; ma sono, al tempo stesso, lo strumento che riflette e restituisce la molteplicità infinita di dimensioni, prospettive e punti di vista di forme e figure invece finite e tutte ricomprese nella natura. Si intende così rendere alla natura un ulteriore omaggio, oltre ai tanti propri dipinti dedicati da Luzius, e nobilitarla in quanto essa stessa opera d’arte. L’installazione ha firmato dal 2009 i contesti paesaggistici più disparati, per bellezza naturalistica e prestigio architettonico: dal deserto del Namib in Namibia, al Mirador del Rio a Lanzarote (Canarie), ad Ashford Castle (Irlanda), e sarà prossimamente ospitata in una grande capitale europea come Parigi, sotto la Tour Eiffel.
  • Arena di Verona:FIRMA DELLA LUCE di Luzius ZiermannSabato 9 e domenica 10 novembre all’Anfiteatro Arena, sarà possibile vedere la realizzazione dell’opera dell’artista tedesco Luzius Ziermann, di Francoforte sul Meno, intitolata “Firma della luce”. L’opera consta di 2.506 specchietti retrovisori esterni per auto, che formano “the sign of Luzius”, la sigla di Luzius, ovvero la firma apposta – come a un dipinto – a un paesaggio o a un sito straordinari. ACA157AFA02BBE7B7B51D2C1A5379171 La firma della luce: Luzius Ziermann e gli specchi in Arena Secondo l’artista, i 2.506 specchietti – scelti e raccolti nelle autorottamazioni – sono l’ornamento di luce di un sito, un paesaggio, un panorama; ma sono, al tempo stesso, lo strumento che riflette e restituisce la molteplicità infinita di dimensioni, prospettive e punti di vista di forme e figure invece finite e tutte ricomprese nella natura. Si intende così rendere alla natura un ulteriore omaggio, oltre ai tanti propri dipinti dedicati da Luzius, e nobilitarla in quanto essa stessa opera d’arte. L’installazione ha firmato dal 2009 i contesti paesaggistici più disparati, per bellezza naturalistica e prestigio architettonico: dal deserto del Namib in Namibia, al Mirador del Rio a Lanzarote (Canarie), ad Ashford Castle (Irlanda), e sarà prossimamente ospitata in una grande capitale europea come Parigi, sotto la Tour Eiffel.
  • Arena di Verona:FIRMA DELLA LUCE di Luzius ZiermannSabato 9 e domenica 10 novembre all’Anfiteatro Arena, sarà possibile vedere la realizzazione dell’opera dell’artista tedesco Luzius Ziermann, di Francoforte sul Meno, intitolata “Firma della luce”. L’opera consta di 2.506 specchietti retrovisori esterni per auto, che formano “the sign of Luzius”, la sigla di Luzius, ovvero la firma apposta – come a un dipinto – a un paesaggio o a un sito straordinari. ACA157AFA02BBE7B7B51D2C1A5379171 La firma della luce: Luzius Ziermann e gli specchi in Arena Secondo l’artista, i 2.506 specchietti – scelti e raccolti nelle autorottamazioni – sono l’ornamento di luce di un sito, un paesaggio, un panorama; ma sono, al tempo stesso, lo strumento che riflette e restituisce la molteplicità infinita di dimensioni, prospettive e punti di vista di forme e figure invece finite e tutte ricomprese nella natura. Si intende così rendere alla natura un ulteriore omaggio, oltre ai tanti propri dipinti dedicati da Luzius, e nobilitarla in quanto essa stessa opera d’arte. L’installazione ha firmato dal 2009 i contesti paesaggistici più disparati, per bellezza naturalistica e prestigio architettonico: dal deserto del Namib in Namibia, al Mirador del Rio a Lanzarote (Canarie), ad Ashford Castle (Irlanda), e sarà prossimamente ospitata in una grande capitale europea come Parigi, sotto la Tour Eiffel.
  • Arena di Verona:FIRMA DELLA LUCE di Luzius ZiermannSabato 9 e domenica 10 novembre all’Anfiteatro Arena, sarà possibile vedere la realizzazione dell’opera dell’artista tedesco Luzius Ziermann, di Francoforte sul Meno, intitolata “Firma della luce”. L’opera consta di 2.506 specchietti retrovisori esterni per auto, che formano “the sign of Luzius”, la sigla di Luzius, ovvero la firma apposta – come a un dipinto – a un paesaggio o a un sito straordinari. ACA157AFA02BBE7B7B51D2C1A5379171 La firma della luce: Luzius Ziermann e gli specchi in Arena Secondo l’artista, i 2.506 specchietti – scelti e raccolti nelle autorottamazioni – sono l’ornamento di luce di un sito, un paesaggio, un panorama; ma sono, al tempo stesso, lo strumento che riflette e restituisce la molteplicità infinita di dimensioni, prospettive e punti di vista di forme e figure invece finite e tutte ricomprese nella natura. Si intende così rendere alla natura un ulteriore omaggio, oltre ai tanti propri dipinti dedicati da Luzius, e nobilitarla in quanto essa stessa opera d’arte. L’installazione ha firmato dal 2009 i contesti paesaggistici più disparati, per bellezza naturalistica e prestigio architettonico: dal deserto del Namib in Namibia, al Mirador del Rio a Lanzarote (Canarie), ad Ashford Castle (Irlanda), e sarà prossimamente ospitata in una grande capitale europea come Parigi, sotto la Tour Eiffel.
  • Arena di Verona:FIRMA DELLA LUCE di Luzius ZiermannSabato 9 e domenica 10 novembre all’Anfiteatro Arena, sarà possibile vedere la realizzazione dell’opera dell’artista tedesco Luzius Ziermann, di Francoforte sul Meno, intitolata “Firma della luce”. L’opera consta di 2.506 specchietti retrovisori esterni per auto, che formano “the sign of Luzius”, la sigla di Luzius, ovvero la firma apposta – come a un dipinto – a un paesaggio o a un sito straordinari. ACA157AFA02BBE7B7B51D2C1A5379171 La firma della luce: Luzius Ziermann e gli specchi in Arena Secondo l’artista, i 2.506 specchietti – scelti e raccolti nelle autorottamazioni – sono l’ornamento di luce di un sito, un paesaggio, un panorama; ma sono, al tempo stesso, lo strumento che riflette e restituisce la molteplicità infinita di dimensioni, prospettive e punti di vista di forme e figure invece finite e tutte ricomprese nella natura. Si intende così rendere alla natura un ulteriore omaggio, oltre ai tanti propri dipinti dedicati da Luzius, e nobilitarla in quanto essa stessa opera d’arte. L’installazione ha firmato dal 2009 i contesti paesaggistici più disparati, per bellezza naturalistica e prestigio architettonico: dal deserto del Namib in Namibia, al Mirador del Rio a Lanzarote (Canarie), ad Ashford Castle (Irlanda), e sarà prossimamente ospitata in una grande capitale europea come Parigi, sotto la Tour Eiffel.
  • Arena di Verona:FIRMA DELLA LUCE di Luzius ZiermannSabato 9 e domenica 10 novembre all’Anfiteatro Arena, sarà possibile vedere la realizzazione dell’opera dell’artista tedesco Luzius Ziermann, di Francoforte sul Meno, intitolata “Firma della luce”. L’opera consta di 2.506 specchietti retrovisori esterni per auto, che formano “the sign of Luzius”, la sigla di Luzius, ovvero la firma apposta – come a un dipinto – a un paesaggio o a un sito straordinari. ACA157AFA02BBE7B7B51D2C1A5379171 La firma della luce: Luzius Ziermann e gli specchi in Arena Secondo l’artista, i 2.506 specchietti – scelti e raccolti nelle autorottamazioni – sono l’ornamento di luce di un sito, un paesaggio, un panorama; ma sono, al tempo stesso, lo strumento che riflette e restituisce la molteplicità infinita di dimensioni, prospettive e punti di vista di forme e figure invece finite e tutte ricomprese nella natura. Si intende così rendere alla natura un ulteriore omaggio, oltre ai tanti propri dipinti dedicati da Luzius, e nobilitarla in quanto essa stessa opera d’arte. L’installazione ha firmato dal 2009 i contesti paesaggistici più disparati, per bellezza naturalistica e prestigio architettonico: dal deserto del Namib in Namibia, al Mirador del Rio a Lanzarote (Canarie), ad Ashford Castle (Irlanda), e sarà prossimamente ospitata in una grande capitale europea come Parigi, sotto la Tour Eiffel.
  • Arena di Verona:FIRMA DELLA LUCE di Luzius ZiermannSabato 9 e domenica 10 novembre all’Anfiteatro Arena, sarà possibile vedere la realizzazione dell’opera dell’artista tedesco Luzius Ziermann, di Francoforte sul Meno, intitolata “Firma della luce”. L’opera consta di 2.506 specchietti retrovisori esterni per auto, che formano “the sign of Luzius”, la sigla di Luzius, ovvero la firma apposta – come a un dipinto – a un paesaggio o a un sito straordinari. ACA157AFA02BBE7B7B51D2C1A5379171 La firma della luce: Luzius Ziermann e gli specchi in Arena Secondo l’artista, i 2.506 specchietti – scelti e raccolti nelle autorottamazioni – sono l’ornamento di luce di un sito, un paesaggio, un panorama; ma sono, al tempo stesso, lo strumento che riflette e restituisce la molteplicità infinita di dimensioni, prospettive e punti di vista di forme e figure invece finite e tutte ricomprese nella natura. Si intende così rendere alla natura un ulteriore omaggio, oltre ai tanti propri dipinti dedicati da Luzius, e nobilitarla in quanto essa stessa opera d’arte. L’installazione ha firmato dal 2009 i contesti paesaggistici più disparati, per bellezza naturalistica e prestigio architettonico: dal deserto del Namib in Namibia, al Mirador del Rio a Lanzarote (Canarie), ad Ashford Castle (Irlanda), e sarà prossimamente ospitata in una grande capitale europea come Parigi, sotto la Tour Eiffel.
  • Arena di Verona:FIRMA DELLA LUCE di Luzius ZiermannSabato 9 e domenica 10 novembre all’Anfiteatro Arena, sarà possibile vedere la realizzazione dell’opera dell’artista tedesco Luzius Ziermann, di Francoforte sul Meno, intitolata “Firma della luce”. L’opera consta di 2.506 specchietti retrovisori esterni per auto, che formano “the sign of Luzius”, la sigla di Luzius, ovvero la firma apposta – come a un dipinto – a un paesaggio o a un sito straordinari. ACA157AFA02BBE7B7B51D2C1A5379171 La firma della luce: Luzius Ziermann e gli specchi in Arena Secondo l’artista, i 2.506 specchietti – scelti e raccolti nelle autorottamazioni – sono l’ornamento di luce di un sito, un paesaggio, un panorama; ma sono, al tempo stesso, lo strumento che riflette e restituisce la molteplicità infinita di dimensioni, prospettive e punti di vista di forme e figure invece finite e tutte ricomprese nella natura. Si intende così rendere alla natura un ulteriore omaggio, oltre ai tanti propri dipinti dedicati da Luzius, e nobilitarla in quanto essa stessa opera d’arte. L’installazione ha firmato dal 2009 i contesti paesaggistici più disparati, per bellezza naturalistica e prestigio architettonico: dal deserto del Namib in Namibia, al Mirador del Rio a Lanzarote (Canarie), ad Ashford Castle (Irlanda), e sarà prossimamente ospitata in una grande capitale europea come Parigi, sotto la Tour Eiffel.
  • Arena di Verona:FIRMA DELLA LUCE di Luzius ZiermannSabato 9 e domenica 10 novembre all’Anfiteatro Arena, sarà possibile vedere la realizzazione dell’opera dell’artista tedesco Luzius Ziermann, di Francoforte sul Meno, intitolata “Firma della luce”. L’opera consta di 2.506 specchietti retrovisori esterni per auto, che formano “the sign of Luzius”, la sigla di Luzius, ovvero la firma apposta – come a un dipinto – a un paesaggio o a un sito straordinari. ACA157AFA02BBE7B7B51D2C1A5379171 La firma della luce: Luzius Ziermann e gli specchi in Arena Secondo l’artista, i 2.506 specchietti – scelti e raccolti nelle autorottamazioni – sono l’ornamento di luce di un sito, un paesaggio, un panorama; ma sono, al tempo stesso, lo strumento che riflette e restituisce la molteplicità infinita di dimensioni, prospettive e punti di vista di forme e figure invece finite e tutte ricomprese nella natura. Si intende così rendere alla natura un ulteriore omaggio, oltre ai tanti propri dipinti dedicati da Luzius, e nobilitarla in quanto essa stessa opera d’arte. L’installazione ha firmato dal 2009 i contesti paesaggistici più disparati, per bellezza naturalistica e prestigio architettonico: dal deserto del Namib in Namibia, al Mirador del Rio a Lanzarote (Canarie), ad Ashford Castle (Irlanda), e sarà prossimamente ospitata in una grande capitale europea come Parigi, sotto la Tour Eiffel.
  • Arena di Verona:FIRMA DELLA LUCE di Luzius ZiermannSabato 9 e domenica 10 novembre all’Anfiteatro Arena, sarà possibile vedere la realizzazione dell’opera dell’artista tedesco Luzius Ziermann, di Francoforte sul Meno, intitolata “Firma della luce”. L’opera consta di 2.506 specchietti retrovisori esterni per auto, che formano “the sign of Luzius”, la sigla di Luzius, ovvero la firma apposta – come a un dipinto – a un paesaggio o a un sito straordinari. ACA157AFA02BBE7B7B51D2C1A5379171 La firma della luce: Luzius Ziermann e gli specchi in Arena Secondo l’artista, i 2.506 specchietti – scelti e raccolti nelle autorottamazioni – sono l’ornamento di luce di un sito, un paesaggio, un panorama; ma sono, al tempo stesso, lo strumento che riflette e restituisce la molteplicità infinita di dimensioni, prospettive e punti di vista di forme e figure invece finite e tutte ricomprese nella natura. Si intende così rendere alla natura un ulteriore omaggio, oltre ai tanti propri dipinti dedicati da Luzius, e nobilitarla in quanto essa stessa opera d’arte. L’installazione ha firmato dal 2009 i contesti paesaggistici più disparati, per bellezza naturalistica e prestigio architettonico: dal deserto del Namib in Namibia, al Mirador del Rio a Lanzarote (Canarie), ad Ashford Castle (Irlanda), e sarà prossimamente ospitata in una grande capitale europea come Parigi, sotto la Tour Eiffel.
  • Arena di Verona:FIRMA DELLA LUCE di Luzius ZiermannSabato 9 e domenica 10 novembre all’Anfiteatro Arena, sarà possibile vedere la realizzazione dell’opera dell’artista tedesco Luzius Ziermann, di Francoforte sul Meno, intitolata “Firma della luce”. L’opera consta di 2.506 specchietti retrovisori esterni per auto, che formano “the sign of Luzius”, la sigla di Luzius, ovvero la firma apposta – come a un dipinto – a un paesaggio o a un sito straordinari. ACA157AFA02BBE7B7B51D2C1A5379171 La firma della luce: Luzius Ziermann e gli specchi in Arena Secondo l’artista, i 2.506 specchietti – scelti e raccolti nelle autorottamazioni – sono l’ornamento di luce di un sito, un paesaggio, un panorama; ma sono, al tempo stesso, lo strumento che riflette e restituisce la molteplicità infinita di dimensioni, prospettive e punti di vista di forme e figure invece finite e tutte ricomprese nella natura. Si intende così rendere alla natura un ulteriore omaggio, oltre ai tanti propri dipinti dedicati da Luzius, e nobilitarla in quanto essa stessa opera d’arte. L’installazione ha firmato dal 2009 i contesti paesaggistici più disparati, per bellezza naturalistica e prestigio architettonico: dal deserto del Namib in Namibia, al Mirador del Rio a Lanzarote (Canarie), ad Ashford Castle (Irlanda), e sarà prossimamente ospitata in una grande capitale europea come Parigi, sotto la Tour Eiffel.
  • Arena di Verona:FIRMA DELLA LUCE di Luzius ZiermannSabato 9 e domenica 10 novembre all’Anfiteatro Arena, sarà possibile vedere la realizzazione dell’opera dell’artista tedesco Luzius Ziermann, di Francoforte sul Meno, intitolata “Firma della luce”. L’opera consta di 2.506 specchietti retrovisori esterni per auto, che formano “the sign of Luzius”, la sigla di Luzius, ovvero la firma apposta – come a un dipinto – a un paesaggio o a un sito straordinari. ACA157AFA02BBE7B7B51D2C1A5379171 La firma della luce: Luzius Ziermann e gli specchi in Arena Secondo l’artista, i 2.506 specchietti – scelti e raccolti nelle autorottamazioni – sono l’ornamento di luce di un sito, un paesaggio, un panorama; ma sono, al tempo stesso, lo strumento che riflette e restituisce la molteplicità infinita di dimensioni, prospettive e punti di vista di forme e figure invece finite e tutte ricomprese nella natura. Si intende così rendere alla natura un ulteriore omaggio, oltre ai tanti propri dipinti dedicati da Luzius, e nobilitarla in quanto essa stessa opera d’arte. L’installazione ha firmato dal 2009 i contesti paesaggistici più disparati, per bellezza naturalistica e prestigio architettonico: dal deserto del Namib in Namibia, al Mirador del Rio a Lanzarote (Canarie), ad Ashford Castle (Irlanda), e sarà prossimamente ospitata in una grande capitale europea come Parigi, sotto la Tour Eiffel.
  • Arena di Verona:FIRMA DELLA LUCE di Luzius ZiermannSabato 9 e domenica 10 novembre all’Anfiteatro Arena, sarà possibile vedere la realizzazione dell’opera dell’artista tedesco Luzius Ziermann, di Francoforte sul Meno, intitolata “Firma della luce”. L’opera consta di 2.506 specchietti retrovisori esterni per auto, che formano “the sign of Luzius”, la sigla di Luzius, ovvero la firma apposta – come a un dipinto – a un paesaggio o a un sito straordinari. ACA157AFA02BBE7B7B51D2C1A5379171 La firma della luce: Luzius Ziermann e gli specchi in Arena Secondo l’artista, i 2.506 specchietti – scelti e raccolti nelle autorottamazioni – sono l’ornamento di luce di un sito, un paesaggio, un panorama; ma sono, al tempo stesso, lo strumento che riflette e restituisce la molteplicità infinita di dimensioni, prospettive e punti di vista di forme e figure invece finite e tutte ricomprese nella natura. Si intende così rendere alla natura un ulteriore omaggio, oltre ai tanti propri dipinti dedicati da Luzius, e nobilitarla in quanto essa stessa opera d’arte. L’installazione ha firmato dal 2009 i contesti paesaggistici più disparati, per bellezza naturalistica e prestigio architettonico: dal deserto del Namib in Namibia, al Mirador del Rio a Lanzarote (Canarie), ad Ashford Castle (Irlanda), e sarà prossimamente ospitata in una grande capitale europea come Parigi, sotto la Tour Eiffel.
  • Arena di Verona:FIRMA DELLA LUCE di Luzius ZiermannSabato 9 e domenica 10 novembre all’Anfiteatro Arena, sarà possibile vedere la realizzazione dell’opera dell’artista tedesco Luzius Ziermann, di Francoforte sul Meno, intitolata “Firma della luce”. L’opera consta di 2.506 specchietti retrovisori esterni per auto, che formano “the sign of Luzius”, la sigla di Luzius, ovvero la firma apposta – come a un dipinto – a un paesaggio o a un sito straordinari. ACA157AFA02BBE7B7B51D2C1A5379171 La firma della luce: Luzius Ziermann e gli specchi in Arena Secondo l’artista, i 2.506 specchietti – scelti e raccolti nelle autorottamazioni – sono l’ornamento di luce di un sito, un paesaggio, un panorama; ma sono, al tempo stesso, lo strumento che riflette e restituisce la molteplicità infinita di dimensioni, prospettive e punti di vista di forme e figure invece finite e tutte ricomprese nella natura. Si intende così rendere alla natura un ulteriore omaggio, oltre ai tanti propri dipinti dedicati da Luzius, e nobilitarla in quanto essa stessa opera d’arte. L’installazione ha firmato dal 2009 i contesti paesaggistici più disparati, per bellezza naturalistica e prestigio architettonico: dal deserto del Namib in Namibia, al Mirador del Rio a Lanzarote (Canarie), ad Ashford Castle (Irlanda), e sarà prossimamente ospitata in una grande capitale europea come Parigi, sotto la Tour Eiffel.
  • Arena di Verona:FIRMA DELLA LUCE di Luzius ZiermannSabato 9 e domenica 10 novembre all’Anfiteatro Arena, sarà possibile vedere la realizzazione dell’opera dell’artista tedesco Luzius Ziermann, di Francoforte sul Meno, intitolata “Firma della luce”. L’opera consta di 2.506 specchietti retrovisori esterni per auto, che formano “the sign of Luzius”, la sigla di Luzius, ovvero la firma apposta – come a un dipinto – a un paesaggio o a un sito straordinari. ACA157AFA02BBE7B7B51D2C1A5379171 La firma della luce: Luzius Ziermann e gli specchi in Arena Secondo l’artista, i 2.506 specchietti – scelti e raccolti nelle autorottamazioni – sono l’ornamento di luce di un sito, un paesaggio, un panorama; ma sono, al tempo stesso, lo strumento che riflette e restituisce la molteplicità infinita di dimensioni, prospettive e punti di vista di forme e figure invece finite e tutte ricomprese nella natura. Si intende così rendere alla natura un ulteriore omaggio, oltre ai tanti propri dipinti dedicati da Luzius, e nobilitarla in quanto essa stessa opera d’arte. L’installazione ha firmato dal 2009 i contesti paesaggistici più disparati, per bellezza naturalistica e prestigio architettonico: dal deserto del Namib in Namibia, al Mirador del Rio a Lanzarote (Canarie), ad Ashford Castle (Irlanda), e sarà prossimamente ospitata in una grande capitale europea come Parigi, sotto la Tour Eiffel.
  • Arena di Verona:FIRMA DELLA LUCE di Luzius ZiermannSabato 9 e domenica 10 novembre all’Anfiteatro Arena, sarà possibile vedere la realizzazione dell’opera dell’artista tedesco Luzius Ziermann, di Francoforte sul Meno, intitolata “Firma della luce”. L’opera consta di 2.506 specchietti retrovisori esterni per auto, che formano “the sign of Luzius”, la sigla di Luzius, ovvero la firma apposta – come a un dipinto – a un paesaggio o a un sito straordinari. ACA157AFA02BBE7B7B51D2C1A5379171 La firma della luce: Luzius Ziermann e gli specchi in Arena Secondo l’artista, i 2.506 specchietti – scelti e raccolti nelle autorottamazioni – sono l’ornamento di luce di un sito, un paesaggio, un panorama; ma sono, al tempo stesso, lo strumento che riflette e restituisce la molteplicità infinita di dimensioni, prospettive e punti di vista di forme e figure invece finite e tutte ricomprese nella natura. Si intende così rendere alla natura un ulteriore omaggio, oltre ai tanti propri dipinti dedicati da Luzius, e nobilitarla in quanto essa stessa opera d’arte. L’installazione ha firmato dal 2009 i contesti paesaggistici più disparati, per bellezza naturalistica e prestigio architettonico: dal deserto del Namib in Namibia, al Mirador del Rio a Lanzarote (Canarie), ad Ashford Castle (Irlanda), e sarà prossimamente ospitata in una grande capitale europea come Parigi, sotto la Tour Eiffel.
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  • Arena di Verona:FIRMA DELLA LUCE di Luzius ZiermannSabato 9 e domenica 10 novembre all’Anfiteatro Arena, sarà possibile vedere la realizzazione dell’opera dell’artista tedesco Luzius Ziermann, di Francoforte sul Meno, intitolata “Firma della luce”. L’opera consta di 2.506 specchietti retrovisori esterni per auto, che formano “the sign of Luzius”, la sigla di Luzius, ovvero la firma apposta – come a un dipinto – a un paesaggio o a un sito straordinari. ACA157AFA02BBE7B7B51D2C1A5379171 La firma della luce: Luzius Ziermann e gli specchi in Arena Secondo l’artista, i 2.506 specchietti – scelti e raccolti nelle autorottamazioni – sono l’ornamento di luce di un sito, un paesaggio, un panorama; ma sono, al tempo stesso, lo strumento che riflette e restituisce la molteplicità infinita di dimensioni, prospettive e punti di vista di forme e figure invece finite e tutte ricomprese nella natura. Si intende così rendere alla natura un ulteriore omaggio, oltre ai tanti propri dipinti dedicati da Luzius, e nobilitarla in quanto essa stessa opera d’arte. L’installazione ha firmato dal 2009 i contesti paesaggistici più disparati, per bellezza naturalistica e prestigio architettonico: dal deserto del Namib in Namibia, al Mirador del Rio a Lanzarote (Canarie), ad Ashford Castle (Irlanda), e sarà prossimamente ospitata in una grande capitale europea come Parigi, sotto la Tour Eiffel.
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Mostra di Gianni Berengo Gardin al Centro Internazionale di Fotografia


Gianni Berengo Gardin
Storie di un fotografo

a cura di Denis Curti
Dal 26 ottobre 2013 al 26 gennaio 2014

  • Gianni Berengo Gardin - Inaugurazione mostra fotografica a VeronaGianni Berengo Gardin Storie di un fotografo a cura di Denis Curti Inaugurazione: sabato 26 ottobre 2013 ore 11.30 Il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri di Verona (parzialmente accessibile, si scende agli scavi con montascale) ospita, dal 26 ottobre 2013 al 26 gennaio 2014, la mostra dedicata ad un protagonista del fotogiornalismo italiano, Gianni Berengo Gardin.
  • Gianni Berengo Gardin - Inaugurazione mostra fotografica a VeronaGianni Berengo Gardin Storie di un fotografo a cura di Denis Curti Inaugurazione: sabato 26 ottobre 2013 ore 11.30 Il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri di Verona (parzialmente accessibile, si scende agli scavi con montascale) ospita, dal 26 ottobre 2013 al 26 gennaio 2014, la mostra dedicata ad un protagonista del fotogiornalismo italiano, Gianni Berengo Gardin.
  • Gianni Berengo Gardin - Inaugurazione mostra fotografica a VeronaGianni Berengo Gardin Storie di un fotografo a cura di Denis Curti Inaugurazione: sabato 26 ottobre 2013 ore 11.30 Il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri di Verona (parzialmente accessibile, si scende agli scavi con montascale) ospita, dal 26 ottobre 2013 al 26 gennaio 2014, la mostra dedicata ad un protagonista del fotogiornalismo italiano, Gianni Berengo Gardin.
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  • Gianni Berengo Gardin - Inaugurazione mostra fotografica a VeronaGianni Berengo Gardin Storie di un fotografo a cura di Denis Curti Inaugurazione: sabato 26 ottobre 2013 ore 11.30 Il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri di Verona (parzialmente accessibile, si scende agli scavi con montascale) ospita, dal 26 ottobre 2013 al 26 gennaio 2014, la mostra dedicata ad un protagonista del fotogiornalismo italiano, Gianni Berengo Gardin.
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  • 20131026 P1700943Gianni Berengo Gardin Storie di un fotografo a cura di Denis Curti Inaugurazione: sabato 26 ottobre 2013 ore 11.30 Il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri di Verona (parzialmente accessibile, si scende agli scavi con montascale) ospita, dal 26 ottobre 2013 al 26 gennaio 2014, la mostra dedicata ad un protagonista del fotogiornalismo italiano, Gianni Berengo Gardin.
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  • 20131026 P1700956Gianni Berengo Gardin Storie di un fotografo a cura di Denis Curti Inaugurazione: sabato 26 ottobre 2013 ore 11.30 Il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri di Verona (parzialmente accessibile, si scende agli scavi con montascale) ospita, dal 26 ottobre 2013 al 26 gennaio 2014, la mostra dedicata ad un protagonista del fotogiornalismo italiano, Gianni Berengo Gardin.
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  • 20131026 P1710028Gianni Berengo Gardin Storie di un fotografo a cura di Denis Curti Inaugurazione: sabato 26 ottobre 2013 ore 11.30 Il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri di Verona (parzialmente accessibile, si scende agli scavi con montascale) ospita, dal 26 ottobre 2013 al 26 gennaio 2014, la mostra dedicata ad un protagonista del fotogiornalismo italiano, Gianni Berengo Gardin.
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  • Gianni Berengo Gardin - Inaugurazione mostra fotografica a VeronaGianni Berengo Gardin Storie di un fotografo a cura di Denis Curti Inaugurazione: sabato 26 ottobre 2013 ore 11.30 Il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri di Verona (parzialmente accessibile, si scende agli scavi con montascale) ospita, dal 26 ottobre 2013 al 26 gennaio 2014, la mostra dedicata ad un protagonista del fotogiornalismo italiano, Gianni Berengo Gardin.
  • Gianni Berengo Gardin - Inaugurazione mostra fotografica a VeronaGianni Berengo Gardin Storie di un fotografo a cura di Denis Curti Inaugurazione: sabato 26 ottobre 2013 ore 11.30 Il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri di Verona (parzialmente accessibile, si scende agli scavi con montascale) ospita, dal 26 ottobre 2013 al 26 gennaio 2014, la mostra dedicata ad un protagonista del fotogiornalismo italiano, Gianni Berengo Gardin.
  • Gianni Berengo Gardin - Inaugurazione mostra fotografica a VeronaGianni Berengo Gardin Storie di un fotografo a cura di Denis Curti Inaugurazione: sabato 26 ottobre 2013 ore 11.30 Il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri di Verona (parzialmente accessibile, si scende agli scavi con montascale) ospita, dal 26 ottobre 2013 al 26 gennaio 2014, la mostra dedicata ad un protagonista del fotogiornalismo italiano, Gianni Berengo Gardin.
  • Gianni Berengo Gardin - Inaugurazione mostra fotografica a VeronaGianni Berengo Gardin Storie di un fotografo a cura di Denis Curti Inaugurazione: sabato 26 ottobre 2013 ore 11.30 Il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri di Verona (parzialmente accessibile, si scende agli scavi con montascale) ospita, dal 26 ottobre 2013 al 26 gennaio 2014, la mostra dedicata ad un protagonista del fotogiornalismo italiano, Gianni Berengo Gardin.
  • Gianni Berengo Gardin - Inaugurazione mostra fotografica a VeronaGianni Berengo Gardin Storie di un fotografo a cura di Denis Curti Inaugurazione: sabato 26 ottobre 2013 ore 11.30 Il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri di Verona (parzialmente accessibile, si scende agli scavi con montascale) ospita, dal 26 ottobre 2013 al 26 gennaio 2014, la mostra dedicata ad un protagonista del fotogiornalismo italiano, Gianni Berengo Gardin.
  • Gianni Berengo Gardin - Inaugurazione mostra fotografica a VeronaGianni Berengo Gardin Storie di un fotografo a cura di Denis Curti Inaugurazione: sabato 26 ottobre 2013 ore 11.30 Il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri di Verona (parzialmente accessibile, si scende agli scavi con montascale) ospita, dal 26 ottobre 2013 al 26 gennaio 2014, la mostra dedicata ad un protagonista del fotogiornalismo italiano, Gianni Berengo Gardin.
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  • Gianni Berengo Gardin - Inaugurazione mostra fotografica a VeronaGianni Berengo Gardin Storie di un fotografo a cura di Denis Curti Inaugurazione: sabato 26 ottobre 2013 ore 11.30 Il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri di Verona (parzialmente accessibile, si scende agli scavi con montascale) ospita, dal 26 ottobre 2013 al 26 gennaio 2014, la mostra dedicata ad un protagonista del fotogiornalismo italiano, Gianni Berengo Gardin.
  • Gianni Berengo Gardin - Inaugurazione mostra fotografica a VeronaGianni Berengo Gardin Storie di un fotografo a cura di Denis Curti Inaugurazione: sabato 26 ottobre 2013 ore 11.30 Il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri di Verona (parzialmente accessibile, si scende agli scavi con montascale) ospita, dal 26 ottobre 2013 al 26 gennaio 2014, la mostra dedicata ad un protagonista del fotogiornalismo italiano, Gianni Berengo Gardin.
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Teatro Laboratorio: programma stagione 2013/2014


La stagione 2013/2014 del Teatro Laboratorio

20121012-isabella-caserta-teatro-laboratorio-verona

Ottobre 2013

18 ottobre ore 21.15, “Edema-Medea” di Stefano Betti  e Flavio De Bernardinis, regia Isabella Caserta e Francesco Laruffa

Repliche: 19 ottobre (ore 21.15), 20 ottobre (ore 16.30)

25 e 26 ottobre (ore 19.00) con Aperitivo; 27 ottobre ore 16.30

L’Arsenale dei bimbi

31 ottobre ore 17.00: Festa di Halloween proiezione del film in collaborazione con Verona Film Festival “Hotel Transylvania” di Genndy Taratakovsky, un cartone del 2012 molto divertente e moderatamente spaventoso, adatto a un pubblico di bambini a partire dai 6 anni e, a seguire, “Dolcetto o scherzetto?”

Novembre 2013

8 novembre ore 21,00 rassegna “Il gusto del Cinema”

9 novembre ore 21.00: “Groppi d’amore nella scuraglia” di Tiziano Scarpa, Carichi Sospesi

15 novembre ore 21,00: rassegna “Il gusto del Cinema”

16 novembre ore 21.00: “Fioi” , il nuovo spettacolo dei Regina Mab

22 novembre ore 21.00: rassegna “Il gusto del Cinema”

23 novembre ore 21.00: “Invisibili” scritto e interpretato da Mohamed Ba

24 novembre ore 16.30: “Invisibili” scritto e interpretato da Mohamed Ba

29 novembre ore 21.00: Installazione “Sweet home” e “Tabula” con Ilaria Dalle Donne e Silvia Costa

30 novembre ore 21.00: “The Fire Places”, concerto con Caterino Riccardi & The Fireplaces in collaborazione con Nuove Officine Cinematografiche

Dicembre 2013

13 dicembre ore 21.00 concerto di presentazione per l’uscita di “Stile di Vita” (Cabezon/Audioglobe), secondo disco dei  “Facciascura” presentato dalla Cabezon Records

15 dicembre ore 16.30: “Civediamoaldìperdì”, Gruppo  Teatro Campestre

Gennaio 2014

18 gennaio ore 21.00 “La Cinghiala di Jesolo” di Tiziano Scarpa con Marta Dalla Via

24 gennaio ore 21.00: “Alice delle meraviglie”, con Maura Pettorruso, Trento Spettacoli

25 gennaio ore 21.00 “Camilla Fascina Back in Blues – Bambola Tour” concerto in collaborazione con Nuove Officine Cinematografiche

Marzo 2014

1 marzo ore 21.00: “Daniele Tenca & The Blues For The Working Class Band”, concerto in collaborazione con Nuove Officine Cinematografiche

7 marzo ore 21.00: “La favola di un’altra giovinezza” Mutamento Zona Castalia

16 marzo ore 16.30, L’Arsenale dei bimbi: “Pierino e il lupo”, Tib Teatro

22 e 23 marzo: Festival della Letteratura Civile

28 marzo ore 21.00 “Aldo Morto” con Daniele Timpano, Kataklisma Teatro

29 marzo ore 21.00 “Digerseltz”con Elvira Frosini, Kataklisma Teatro

Aprile 2014

4 aprile ore 21.00: “Una questione di vita e di morte”, veglia per Eluana Englaro con Luca Radaelli, Teatro Invito

5 aprile ore 16.30: “Una questione di vita e di morte”, veglia per Eluana Englaro con Luca Radaelli, Teatro Invito

Maggio 2014

11 maggio “Tribù Animale in Festa”

 

Laboratori  – Sono aperte le iscrizioni

Per ragazzi e adulti

29 e 30 marzo 2014: Laboratorio Teatrale Intensivo con Daniele Timpano ed Elvira Frosini

Per bambini

aprile: Laboratorio Teatrale “La meraviglia” (giocare a teatro con filosofia) con Monica Ceccardi (n. 10 incontri)


Giorgio Vigna. Stati Naturali – Mostra a Castelvecchio


Giorgio Vigna. Stati Naturali
Percorsi ritrovati in forme primarie

a cura di Paola Marini
11 ottobre 2013 – 6 gennaio 2014
Museo di Castelvecchio | Verona, Corso Castelvecchio, 2

  • Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a Castelvecchio (Verona)Giorgio Vigna. Stati Naturali Percorsi ritrovati in forme primarie a cura di Paola Marini 11 ottobre 2013 – 6 gennaio 2014 Museo di Castelvecchio | Verona, Corso Castelvecchio, 2 Inaugurazione, venerdì 11 ottobre ore 19.30 Stati Naturali, una personale di Giorgio Vigna al Museo di Castelvecchio a cura di Paola Marini, direttrice dell’istituzione museale; una mostra promossa dal Comune di Verona che inaugurerà in occasione di ArtVerona e sarà visitabile fino al 6 gennaio 2014. Presentazione mostra giorgio vigna verona 197x197 Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a CastelvecchioNOTA BIOGRAFICA – Giorgio Vigna, nato a Verona nel 1955, è un artista che si esprime attraverso molteplici mezzi, dalla scultura al gioiello, dal disegno all’installazione, creando forme capaci di mettere in risonanza la sua forza immaginativa con gli elementi della natura nei suoi aspetti primari e primordiali. Sperimentando le potenzialità della materia – vetro, rame e oro così come materiali di scarto – ne asseconda la natura e ne esplora allo stesso tempo i limiti estremi, svelandone possibilità nascoste fino al paradosso e facendone perdere le coordinate di partenza. Acqua, terra, fuoco, vento, ombre, luce, trasparenze, sono elementi cardine della sua ricerca, in cui il naturale e l’artificiale, l’immaginifico e il sublime, s’incontrano e scontrano in opere sospese tra il possibile e l’irreale. Macro e microcosmo convivono e si arricchiscono l’un l’altro, attraverso la collisione provocata all’interno della stessa serie di lavori.
  • Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a Castelvecchio (Verona)Giorgio Vigna. Stati Naturali Percorsi ritrovati in forme primarie a cura di Paola Marini 11 ottobre 2013 – 6 gennaio 2014 Museo di Castelvecchio | Verona, Corso Castelvecchio, 2 Inaugurazione, venerdì 11 ottobre ore 19.30 Stati Naturali, una personale di Giorgio Vigna al Museo di Castelvecchio a cura di Paola Marini, direttrice dell’istituzione museale; una mostra promossa dal Comune di Verona che inaugurerà in occasione di ArtVerona e sarà visitabile fino al 6 gennaio 2014. Presentazione mostra giorgio vigna verona 197x197 Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a CastelvecchioNOTA BIOGRAFICA – Giorgio Vigna, nato a Verona nel 1955, è un artista che si esprime attraverso molteplici mezzi, dalla scultura al gioiello, dal disegno all’installazione, creando forme capaci di mettere in risonanza la sua forza immaginativa con gli elementi della natura nei suoi aspetti primari e primordiali. Sperimentando le potenzialità della materia – vetro, rame e oro così come materiali di scarto – ne asseconda la natura e ne esplora allo stesso tempo i limiti estremi, svelandone possibilità nascoste fino al paradosso e facendone perdere le coordinate di partenza. Acqua, terra, fuoco, vento, ombre, luce, trasparenze, sono elementi cardine della sua ricerca, in cui il naturale e l’artificiale, l’immaginifico e il sublime, s’incontrano e scontrano in opere sospese tra il possibile e l’irreale. Macro e microcosmo convivono e si arricchiscono l’un l’altro, attraverso la collisione provocata all’interno della stessa serie di lavori.
  • Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a Castelvecchio (Verona)Giorgio Vigna. Stati Naturali Percorsi ritrovati in forme primarie a cura di Paola Marini 11 ottobre 2013 – 6 gennaio 2014 Museo di Castelvecchio | Verona, Corso Castelvecchio, 2 Inaugurazione, venerdì 11 ottobre ore 19.30 Stati Naturali, una personale di Giorgio Vigna al Museo di Castelvecchio a cura di Paola Marini, direttrice dell’istituzione museale; una mostra promossa dal Comune di Verona che inaugurerà in occasione di ArtVerona e sarà visitabile fino al 6 gennaio 2014. Presentazione mostra giorgio vigna verona 197x197 Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a CastelvecchioNOTA BIOGRAFICA – Giorgio Vigna, nato a Verona nel 1955, è un artista che si esprime attraverso molteplici mezzi, dalla scultura al gioiello, dal disegno all’installazione, creando forme capaci di mettere in risonanza la sua forza immaginativa con gli elementi della natura nei suoi aspetti primari e primordiali. Sperimentando le potenzialità della materia – vetro, rame e oro così come materiali di scarto – ne asseconda la natura e ne esplora allo stesso tempo i limiti estremi, svelandone possibilità nascoste fino al paradosso e facendone perdere le coordinate di partenza. Acqua, terra, fuoco, vento, ombre, luce, trasparenze, sono elementi cardine della sua ricerca, in cui il naturale e l’artificiale, l’immaginifico e il sublime, s’incontrano e scontrano in opere sospese tra il possibile e l’irreale. Macro e microcosmo convivono e si arricchiscono l’un l’altro, attraverso la collisione provocata all’interno della stessa serie di lavori.
  • Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a Castelvecchio (Verona)Giorgio Vigna. Stati Naturali Percorsi ritrovati in forme primarie a cura di Paola Marini 11 ottobre 2013 – 6 gennaio 2014 Museo di Castelvecchio | Verona, Corso Castelvecchio, 2 Inaugurazione, venerdì 11 ottobre ore 19.30 Stati Naturali, una personale di Giorgio Vigna al Museo di Castelvecchio a cura di Paola Marini, direttrice dell’istituzione museale; una mostra promossa dal Comune di Verona che inaugurerà in occasione di ArtVerona e sarà visitabile fino al 6 gennaio 2014. Presentazione mostra giorgio vigna verona 197x197 Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a CastelvecchioNOTA BIOGRAFICA – Giorgio Vigna, nato a Verona nel 1955, è un artista che si esprime attraverso molteplici mezzi, dalla scultura al gioiello, dal disegno all’installazione, creando forme capaci di mettere in risonanza la sua forza immaginativa con gli elementi della natura nei suoi aspetti primari e primordiali. Sperimentando le potenzialità della materia – vetro, rame e oro così come materiali di scarto – ne asseconda la natura e ne esplora allo stesso tempo i limiti estremi, svelandone possibilità nascoste fino al paradosso e facendone perdere le coordinate di partenza. Acqua, terra, fuoco, vento, ombre, luce, trasparenze, sono elementi cardine della sua ricerca, in cui il naturale e l’artificiale, l’immaginifico e il sublime, s’incontrano e scontrano in opere sospese tra il possibile e l’irreale. Macro e microcosmo convivono e si arricchiscono l’un l’altro, attraverso la collisione provocata all’interno della stessa serie di lavori.
  • Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a Castelvecchio (Verona)Giorgio Vigna. Stati Naturali Percorsi ritrovati in forme primarie a cura di Paola Marini 11 ottobre 2013 – 6 gennaio 2014 Museo di Castelvecchio | Verona, Corso Castelvecchio, 2 Inaugurazione, venerdì 11 ottobre ore 19.30 Stati Naturali, una personale di Giorgio Vigna al Museo di Castelvecchio a cura di Paola Marini, direttrice dell’istituzione museale; una mostra promossa dal Comune di Verona che inaugurerà in occasione di ArtVerona e sarà visitabile fino al 6 gennaio 2014. Presentazione mostra giorgio vigna verona 197x197 Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a CastelvecchioNOTA BIOGRAFICA – Giorgio Vigna, nato a Verona nel 1955, è un artista che si esprime attraverso molteplici mezzi, dalla scultura al gioiello, dal disegno all’installazione, creando forme capaci di mettere in risonanza la sua forza immaginativa con gli elementi della natura nei suoi aspetti primari e primordiali. Sperimentando le potenzialità della materia – vetro, rame e oro così come materiali di scarto – ne asseconda la natura e ne esplora allo stesso tempo i limiti estremi, svelandone possibilità nascoste fino al paradosso e facendone perdere le coordinate di partenza. Acqua, terra, fuoco, vento, ombre, luce, trasparenze, sono elementi cardine della sua ricerca, in cui il naturale e l’artificiale, l’immaginifico e il sublime, s’incontrano e scontrano in opere sospese tra il possibile e l’irreale. Macro e microcosmo convivono e si arricchiscono l’un l’altro, attraverso la collisione provocata all’interno della stessa serie di lavori.
  • Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a Castelvecchio (Verona)Giorgio Vigna. Stati Naturali Percorsi ritrovati in forme primarie a cura di Paola Marini 11 ottobre 2013 – 6 gennaio 2014 Museo di Castelvecchio | Verona, Corso Castelvecchio, 2 Inaugurazione, venerdì 11 ottobre ore 19.30 Stati Naturali, una personale di Giorgio Vigna al Museo di Castelvecchio a cura di Paola Marini, direttrice dell’istituzione museale; una mostra promossa dal Comune di Verona che inaugurerà in occasione di ArtVerona e sarà visitabile fino al 6 gennaio 2014. Presentazione mostra giorgio vigna verona 197x197 Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a CastelvecchioNOTA BIOGRAFICA – Giorgio Vigna, nato a Verona nel 1955, è un artista che si esprime attraverso molteplici mezzi, dalla scultura al gioiello, dal disegno all’installazione, creando forme capaci di mettere in risonanza la sua forza immaginativa con gli elementi della natura nei suoi aspetti primari e primordiali. Sperimentando le potenzialità della materia – vetro, rame e oro così come materiali di scarto – ne asseconda la natura e ne esplora allo stesso tempo i limiti estremi, svelandone possibilità nascoste fino al paradosso e facendone perdere le coordinate di partenza. Acqua, terra, fuoco, vento, ombre, luce, trasparenze, sono elementi cardine della sua ricerca, in cui il naturale e l’artificiale, l’immaginifico e il sublime, s’incontrano e scontrano in opere sospese tra il possibile e l’irreale. Macro e microcosmo convivono e si arricchiscono l’un l’altro, attraverso la collisione provocata all’interno della stessa serie di lavori.
  • Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a Castelvecchio (Verona)Giorgio Vigna. Stati Naturali Percorsi ritrovati in forme primarie a cura di Paola Marini 11 ottobre 2013 – 6 gennaio 2014 Museo di Castelvecchio | Verona, Corso Castelvecchio, 2 Inaugurazione, venerdì 11 ottobre ore 19.30 Stati Naturali, una personale di Giorgio Vigna al Museo di Castelvecchio a cura di Paola Marini, direttrice dell’istituzione museale; una mostra promossa dal Comune di Verona che inaugurerà in occasione di ArtVerona e sarà visitabile fino al 6 gennaio 2014. Presentazione mostra giorgio vigna verona 197x197 Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a CastelvecchioNOTA BIOGRAFICA – Giorgio Vigna, nato a Verona nel 1955, è un artista che si esprime attraverso molteplici mezzi, dalla scultura al gioiello, dal disegno all’installazione, creando forme capaci di mettere in risonanza la sua forza immaginativa con gli elementi della natura nei suoi aspetti primari e primordiali. Sperimentando le potenzialità della materia – vetro, rame e oro così come materiali di scarto – ne asseconda la natura e ne esplora allo stesso tempo i limiti estremi, svelandone possibilità nascoste fino al paradosso e facendone perdere le coordinate di partenza. Acqua, terra, fuoco, vento, ombre, luce, trasparenze, sono elementi cardine della sua ricerca, in cui il naturale e l’artificiale, l’immaginifico e il sublime, s’incontrano e scontrano in opere sospese tra il possibile e l’irreale. Macro e microcosmo convivono e si arricchiscono l’un l’altro, attraverso la collisione provocata all’interno della stessa serie di lavori.
  • Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a Castelvecchio (Verona)Giorgio Vigna. Stati Naturali Percorsi ritrovati in forme primarie a cura di Paola Marini 11 ottobre 2013 – 6 gennaio 2014 Museo di Castelvecchio | Verona, Corso Castelvecchio, 2 Inaugurazione, venerdì 11 ottobre ore 19.30 Stati Naturali, una personale di Giorgio Vigna al Museo di Castelvecchio a cura di Paola Marini, direttrice dell’istituzione museale; una mostra promossa dal Comune di Verona che inaugurerà in occasione di ArtVerona e sarà visitabile fino al 6 gennaio 2014. Presentazione mostra giorgio vigna verona 197x197 Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a CastelvecchioNOTA BIOGRAFICA – Giorgio Vigna, nato a Verona nel 1955, è un artista che si esprime attraverso molteplici mezzi, dalla scultura al gioiello, dal disegno all’installazione, creando forme capaci di mettere in risonanza la sua forza immaginativa con gli elementi della natura nei suoi aspetti primari e primordiali. Sperimentando le potenzialità della materia – vetro, rame e oro così come materiali di scarto – ne asseconda la natura e ne esplora allo stesso tempo i limiti estremi, svelandone possibilità nascoste fino al paradosso e facendone perdere le coordinate di partenza. Acqua, terra, fuoco, vento, ombre, luce, trasparenze, sono elementi cardine della sua ricerca, in cui il naturale e l’artificiale, l’immaginifico e il sublime, s’incontrano e scontrano in opere sospese tra il possibile e l’irreale. Macro e microcosmo convivono e si arricchiscono l’un l’altro, attraverso la collisione provocata all’interno della stessa serie di lavori.
  • Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a Castelvecchio (Verona)Giorgio Vigna. Stati Naturali Percorsi ritrovati in forme primarie a cura di Paola Marini 11 ottobre 2013 – 6 gennaio 2014 Museo di Castelvecchio | Verona, Corso Castelvecchio, 2 Inaugurazione, venerdì 11 ottobre ore 19.30 Stati Naturali, una personale di Giorgio Vigna al Museo di Castelvecchio a cura di Paola Marini, direttrice dell’istituzione museale; una mostra promossa dal Comune di Verona che inaugurerà in occasione di ArtVerona e sarà visitabile fino al 6 gennaio 2014. Presentazione mostra giorgio vigna verona 197x197 Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a CastelvecchioNOTA BIOGRAFICA – Giorgio Vigna, nato a Verona nel 1955, è un artista che si esprime attraverso molteplici mezzi, dalla scultura al gioiello, dal disegno all’installazione, creando forme capaci di mettere in risonanza la sua forza immaginativa con gli elementi della natura nei suoi aspetti primari e primordiali. Sperimentando le potenzialità della materia – vetro, rame e oro così come materiali di scarto – ne asseconda la natura e ne esplora allo stesso tempo i limiti estremi, svelandone possibilità nascoste fino al paradosso e facendone perdere le coordinate di partenza. Acqua, terra, fuoco, vento, ombre, luce, trasparenze, sono elementi cardine della sua ricerca, in cui il naturale e l’artificiale, l’immaginifico e il sublime, s’incontrano e scontrano in opere sospese tra il possibile e l’irreale. Macro e microcosmo convivono e si arricchiscono l’un l’altro, attraverso la collisione provocata all’interno della stessa serie di lavori.
  • Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a Castelvecchio (Verona)Giorgio Vigna. Stati Naturali Percorsi ritrovati in forme primarie a cura di Paola Marini 11 ottobre 2013 – 6 gennaio 2014 Museo di Castelvecchio | Verona, Corso Castelvecchio, 2 Inaugurazione, venerdì 11 ottobre ore 19.30 Stati Naturali, una personale di Giorgio Vigna al Museo di Castelvecchio a cura di Paola Marini, direttrice dell’istituzione museale; una mostra promossa dal Comune di Verona che inaugurerà in occasione di ArtVerona e sarà visitabile fino al 6 gennaio 2014. Presentazione mostra giorgio vigna verona 197x197 Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a CastelvecchioNOTA BIOGRAFICA – Giorgio Vigna, nato a Verona nel 1955, è un artista che si esprime attraverso molteplici mezzi, dalla scultura al gioiello, dal disegno all’installazione, creando forme capaci di mettere in risonanza la sua forza immaginativa con gli elementi della natura nei suoi aspetti primari e primordiali. Sperimentando le potenzialità della materia – vetro, rame e oro così come materiali di scarto – ne asseconda la natura e ne esplora allo stesso tempo i limiti estremi, svelandone possibilità nascoste fino al paradosso e facendone perdere le coordinate di partenza. Acqua, terra, fuoco, vento, ombre, luce, trasparenze, sono elementi cardine della sua ricerca, in cui il naturale e l’artificiale, l’immaginifico e il sublime, s’incontrano e scontrano in opere sospese tra il possibile e l’irreale. Macro e microcosmo convivono e si arricchiscono l’un l’altro, attraverso la collisione provocata all’interno della stessa serie di lavori.
  • Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a Castelvecchio (Verona)Giorgio Vigna. Stati Naturali Percorsi ritrovati in forme primarie a cura di Paola Marini 11 ottobre 2013 – 6 gennaio 2014 Museo di Castelvecchio | Verona, Corso Castelvecchio, 2 Inaugurazione, venerdì 11 ottobre ore 19.30 Stati Naturali, una personale di Giorgio Vigna al Museo di Castelvecchio a cura di Paola Marini, direttrice dell’istituzione museale; una mostra promossa dal Comune di Verona che inaugurerà in occasione di ArtVerona e sarà visitabile fino al 6 gennaio 2014. Presentazione mostra giorgio vigna verona 197x197 Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a CastelvecchioNOTA BIOGRAFICA – Giorgio Vigna, nato a Verona nel 1955, è un artista che si esprime attraverso molteplici mezzi, dalla scultura al gioiello, dal disegno all’installazione, creando forme capaci di mettere in risonanza la sua forza immaginativa con gli elementi della natura nei suoi aspetti primari e primordiali. Sperimentando le potenzialità della materia – vetro, rame e oro così come materiali di scarto – ne asseconda la natura e ne esplora allo stesso tempo i limiti estremi, svelandone possibilità nascoste fino al paradosso e facendone perdere le coordinate di partenza. Acqua, terra, fuoco, vento, ombre, luce, trasparenze, sono elementi cardine della sua ricerca, in cui il naturale e l’artificiale, l’immaginifico e il sublime, s’incontrano e scontrano in opere sospese tra il possibile e l’irreale. Macro e microcosmo convivono e si arricchiscono l’un l’altro, attraverso la collisione provocata all’interno della stessa serie di lavori.
  • Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a Castelvecchio (Verona)Giorgio Vigna. Stati Naturali Percorsi ritrovati in forme primarie a cura di Paola Marini 11 ottobre 2013 – 6 gennaio 2014 Museo di Castelvecchio | Verona, Corso Castelvecchio, 2 Inaugurazione, venerdì 11 ottobre ore 19.30 Stati Naturali, una personale di Giorgio Vigna al Museo di Castelvecchio a cura di Paola Marini, direttrice dell’istituzione museale; una mostra promossa dal Comune di Verona che inaugurerà in occasione di ArtVerona e sarà visitabile fino al 6 gennaio 2014. Presentazione mostra giorgio vigna verona 197x197 Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a CastelvecchioNOTA BIOGRAFICA – Giorgio Vigna, nato a Verona nel 1955, è un artista che si esprime attraverso molteplici mezzi, dalla scultura al gioiello, dal disegno all’installazione, creando forme capaci di mettere in risonanza la sua forza immaginativa con gli elementi della natura nei suoi aspetti primari e primordiali. Sperimentando le potenzialità della materia – vetro, rame e oro così come materiali di scarto – ne asseconda la natura e ne esplora allo stesso tempo i limiti estremi, svelandone possibilità nascoste fino al paradosso e facendone perdere le coordinate di partenza. Acqua, terra, fuoco, vento, ombre, luce, trasparenze, sono elementi cardine della sua ricerca, in cui il naturale e l’artificiale, l’immaginifico e il sublime, s’incontrano e scontrano in opere sospese tra il possibile e l’irreale. Macro e microcosmo convivono e si arricchiscono l’un l’altro, attraverso la collisione provocata all’interno della stessa serie di lavori.
  • Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a Castelvecchio (Verona)Giorgio Vigna. Stati Naturali Percorsi ritrovati in forme primarie a cura di Paola Marini 11 ottobre 2013 – 6 gennaio 2014 Museo di Castelvecchio | Verona, Corso Castelvecchio, 2 Inaugurazione, venerdì 11 ottobre ore 19.30 Stati Naturali, una personale di Giorgio Vigna al Museo di Castelvecchio a cura di Paola Marini, direttrice dell’istituzione museale; una mostra promossa dal Comune di Verona che inaugurerà in occasione di ArtVerona e sarà visitabile fino al 6 gennaio 2014. Presentazione mostra giorgio vigna verona 197x197 Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a CastelvecchioNOTA BIOGRAFICA – Giorgio Vigna, nato a Verona nel 1955, è un artista che si esprime attraverso molteplici mezzi, dalla scultura al gioiello, dal disegno all’installazione, creando forme capaci di mettere in risonanza la sua forza immaginativa con gli elementi della natura nei suoi aspetti primari e primordiali. Sperimentando le potenzialità della materia – vetro, rame e oro così come materiali di scarto – ne asseconda la natura e ne esplora allo stesso tempo i limiti estremi, svelandone possibilità nascoste fino al paradosso e facendone perdere le coordinate di partenza. Acqua, terra, fuoco, vento, ombre, luce, trasparenze, sono elementi cardine della sua ricerca, in cui il naturale e l’artificiale, l’immaginifico e il sublime, s’incontrano e scontrano in opere sospese tra il possibile e l’irreale. Macro e microcosmo convivono e si arricchiscono l’un l’altro, attraverso la collisione provocata all’interno della stessa serie di lavori.
  • Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a Castelvecchio (Verona)Giorgio Vigna. Stati Naturali Percorsi ritrovati in forme primarie a cura di Paola Marini 11 ottobre 2013 – 6 gennaio 2014 Museo di Castelvecchio | Verona, Corso Castelvecchio, 2 Inaugurazione, venerdì 11 ottobre ore 19.30 Stati Naturali, una personale di Giorgio Vigna al Museo di Castelvecchio a cura di Paola Marini, direttrice dell’istituzione museale; una mostra promossa dal Comune di Verona che inaugurerà in occasione di ArtVerona e sarà visitabile fino al 6 gennaio 2014. Presentazione mostra giorgio vigna verona 197x197 Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a CastelvecchioNOTA BIOGRAFICA – Giorgio Vigna, nato a Verona nel 1955, è un artista che si esprime attraverso molteplici mezzi, dalla scultura al gioiello, dal disegno all’installazione, creando forme capaci di mettere in risonanza la sua forza immaginativa con gli elementi della natura nei suoi aspetti primari e primordiali. Sperimentando le potenzialità della materia – vetro, rame e oro così come materiali di scarto – ne asseconda la natura e ne esplora allo stesso tempo i limiti estremi, svelandone possibilità nascoste fino al paradosso e facendone perdere le coordinate di partenza. Acqua, terra, fuoco, vento, ombre, luce, trasparenze, sono elementi cardine della sua ricerca, in cui il naturale e l’artificiale, l’immaginifico e il sublime, s’incontrano e scontrano in opere sospese tra il possibile e l’irreale. Macro e microcosmo convivono e si arricchiscono l’un l’altro, attraverso la collisione provocata all’interno della stessa serie di lavori.
  • Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a Castelvecchio (Verona)Giorgio Vigna. Stati Naturali Percorsi ritrovati in forme primarie a cura di Paola Marini 11 ottobre 2013 – 6 gennaio 2014 Museo di Castelvecchio | Verona, Corso Castelvecchio, 2 Inaugurazione, venerdì 11 ottobre ore 19.30 Stati Naturali, una personale di Giorgio Vigna al Museo di Castelvecchio a cura di Paola Marini, direttrice dell’istituzione museale; una mostra promossa dal Comune di Verona che inaugurerà in occasione di ArtVerona e sarà visitabile fino al 6 gennaio 2014. Presentazione mostra giorgio vigna verona 197x197 Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a CastelvecchioNOTA BIOGRAFICA – Giorgio Vigna, nato a Verona nel 1955, è un artista che si esprime attraverso molteplici mezzi, dalla scultura al gioiello, dal disegno all’installazione, creando forme capaci di mettere in risonanza la sua forza immaginativa con gli elementi della natura nei suoi aspetti primari e primordiali. Sperimentando le potenzialità della materia – vetro, rame e oro così come materiali di scarto – ne asseconda la natura e ne esplora allo stesso tempo i limiti estremi, svelandone possibilità nascoste fino al paradosso e facendone perdere le coordinate di partenza. Acqua, terra, fuoco, vento, ombre, luce, trasparenze, sono elementi cardine della sua ricerca, in cui il naturale e l’artificiale, l’immaginifico e il sublime, s’incontrano e scontrano in opere sospese tra il possibile e l’irreale. Macro e microcosmo convivono e si arricchiscono l’un l’altro, attraverso la collisione provocata all’interno della stessa serie di lavori.
  • Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a Castelvecchio (Verona)Giorgio Vigna. Stati Naturali Percorsi ritrovati in forme primarie a cura di Paola Marini 11 ottobre 2013 – 6 gennaio 2014 Museo di Castelvecchio | Verona, Corso Castelvecchio, 2 Inaugurazione, venerdì 11 ottobre ore 19.30 Stati Naturali, una personale di Giorgio Vigna al Museo di Castelvecchio a cura di Paola Marini, direttrice dell’istituzione museale; una mostra promossa dal Comune di Verona che inaugurerà in occasione di ArtVerona e sarà visitabile fino al 6 gennaio 2014. Presentazione mostra giorgio vigna verona 197x197 Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a CastelvecchioNOTA BIOGRAFICA – Giorgio Vigna, nato a Verona nel 1955, è un artista che si esprime attraverso molteplici mezzi, dalla scultura al gioiello, dal disegno all’installazione, creando forme capaci di mettere in risonanza la sua forza immaginativa con gli elementi della natura nei suoi aspetti primari e primordiali. Sperimentando le potenzialità della materia – vetro, rame e oro così come materiali di scarto – ne asseconda la natura e ne esplora allo stesso tempo i limiti estremi, svelandone possibilità nascoste fino al paradosso e facendone perdere le coordinate di partenza. Acqua, terra, fuoco, vento, ombre, luce, trasparenze, sono elementi cardine della sua ricerca, in cui il naturale e l’artificiale, l’immaginifico e il sublime, s’incontrano e scontrano in opere sospese tra il possibile e l’irreale. Macro e microcosmo convivono e si arricchiscono l’un l’altro, attraverso la collisione provocata all’interno della stessa serie di lavori.
  • Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a Castelvecchio (Verona)Giorgio Vigna. Stati Naturali Percorsi ritrovati in forme primarie a cura di Paola Marini 11 ottobre 2013 – 6 gennaio 2014 Museo di Castelvecchio | Verona, Corso Castelvecchio, 2 Inaugurazione, venerdì 11 ottobre ore 19.30 Stati Naturali, una personale di Giorgio Vigna al Museo di Castelvecchio a cura di Paola Marini, direttrice dell’istituzione museale; una mostra promossa dal Comune di Verona che inaugurerà in occasione di ArtVerona e sarà visitabile fino al 6 gennaio 2014. Presentazione mostra giorgio vigna verona 197x197 Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a CastelvecchioNOTA BIOGRAFICA – Giorgio Vigna, nato a Verona nel 1955, è un artista che si esprime attraverso molteplici mezzi, dalla scultura al gioiello, dal disegno all’installazione, creando forme capaci di mettere in risonanza la sua forza immaginativa con gli elementi della natura nei suoi aspetti primari e primordiali. Sperimentando le potenzialità della materia – vetro, rame e oro così come materiali di scarto – ne asseconda la natura e ne esplora allo stesso tempo i limiti estremi, svelandone possibilità nascoste fino al paradosso e facendone perdere le coordinate di partenza. Acqua, terra, fuoco, vento, ombre, luce, trasparenze, sono elementi cardine della sua ricerca, in cui il naturale e l’artificiale, l’immaginifico e il sublime, s’incontrano e scontrano in opere sospese tra il possibile e l’irreale. Macro e microcosmo convivono e si arricchiscono l’un l’altro, attraverso la collisione provocata all’interno della stessa serie di lavori.
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  • Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a Castelvecchio (Verona)Giorgio Vigna. Stati Naturali Percorsi ritrovati in forme primarie a cura di Paola Marini 11 ottobre 2013 – 6 gennaio 2014 Museo di Castelvecchio | Verona, Corso Castelvecchio, 2 Inaugurazione, venerdì 11 ottobre ore 19.30 Stati Naturali, una personale di Giorgio Vigna al Museo di Castelvecchio a cura di Paola Marini, direttrice dell’istituzione museale; una mostra promossa dal Comune di Verona che inaugurerà in occasione di ArtVerona e sarà visitabile fino al 6 gennaio 2014. Presentazione mostra giorgio vigna verona 197x197 Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a CastelvecchioNOTA BIOGRAFICA – Giorgio Vigna, nato a Verona nel 1955, è un artista che si esprime attraverso molteplici mezzi, dalla scultura al gioiello, dal disegno all’installazione, creando forme capaci di mettere in risonanza la sua forza immaginativa con gli elementi della natura nei suoi aspetti primari e primordiali. Sperimentando le potenzialità della materia – vetro, rame e oro così come materiali di scarto – ne asseconda la natura e ne esplora allo stesso tempo i limiti estremi, svelandone possibilità nascoste fino al paradosso e facendone perdere le coordinate di partenza. Acqua, terra, fuoco, vento, ombre, luce, trasparenze, sono elementi cardine della sua ricerca, in cui il naturale e l’artificiale, l’immaginifico e il sublime, s’incontrano e scontrano in opere sospese tra il possibile e l’irreale. Macro e microcosmo convivono e si arricchiscono l’un l’altro, attraverso la collisione provocata all’interno della stessa serie di lavori.
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  • Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a Castelvecchio (Verona)Giorgio Vigna. Stati Naturali Percorsi ritrovati in forme primarie a cura di Paola Marini 11 ottobre 2013 – 6 gennaio 2014 Museo di Castelvecchio | Verona, Corso Castelvecchio, 2 Inaugurazione, venerdì 11 ottobre ore 19.30 Stati Naturali, una personale di Giorgio Vigna al Museo di Castelvecchio a cura di Paola Marini, direttrice dell’istituzione museale; una mostra promossa dal Comune di Verona che inaugurerà in occasione di ArtVerona e sarà visitabile fino al 6 gennaio 2014. Presentazione mostra giorgio vigna verona 197x197 Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a CastelvecchioNOTA BIOGRAFICA – Giorgio Vigna, nato a Verona nel 1955, è un artista che si esprime attraverso molteplici mezzi, dalla scultura al gioiello, dal disegno all’installazione, creando forme capaci di mettere in risonanza la sua forza immaginativa con gli elementi della natura nei suoi aspetti primari e primordiali. Sperimentando le potenzialità della materia – vetro, rame e oro così come materiali di scarto – ne asseconda la natura e ne esplora allo stesso tempo i limiti estremi, svelandone possibilità nascoste fino al paradosso e facendone perdere le coordinate di partenza. Acqua, terra, fuoco, vento, ombre, luce, trasparenze, sono elementi cardine della sua ricerca, in cui il naturale e l’artificiale, l’immaginifico e il sublime, s’incontrano e scontrano in opere sospese tra il possibile e l’irreale. Macro e microcosmo convivono e si arricchiscono l’un l’altro, attraverso la collisione provocata all’interno della stessa serie di lavori.
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  • Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a Castelvecchio (Verona)Giorgio Vigna. Stati Naturali Percorsi ritrovati in forme primarie a cura di Paola Marini 11 ottobre 2013 – 6 gennaio 2014 Museo di Castelvecchio | Verona, Corso Castelvecchio, 2 Inaugurazione, venerdì 11 ottobre ore 19.30 Stati Naturali, una personale di Giorgio Vigna al Museo di Castelvecchio a cura di Paola Marini, direttrice dell’istituzione museale; una mostra promossa dal Comune di Verona che inaugurerà in occasione di ArtVerona e sarà visitabile fino al 6 gennaio 2014. Presentazione mostra giorgio vigna verona 197x197 Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a CastelvecchioNOTA BIOGRAFICA – Giorgio Vigna, nato a Verona nel 1955, è un artista che si esprime attraverso molteplici mezzi, dalla scultura al gioiello, dal disegno all’installazione, creando forme capaci di mettere in risonanza la sua forza immaginativa con gli elementi della natura nei suoi aspetti primari e primordiali. Sperimentando le potenzialità della materia – vetro, rame e oro così come materiali di scarto – ne asseconda la natura e ne esplora allo stesso tempo i limiti estremi, svelandone possibilità nascoste fino al paradosso e facendone perdere le coordinate di partenza. Acqua, terra, fuoco, vento, ombre, luce, trasparenze, sono elementi cardine della sua ricerca, in cui il naturale e l’artificiale, l’immaginifico e il sublime, s’incontrano e scontrano in opere sospese tra il possibile e l’irreale. Macro e microcosmo convivono e si arricchiscono l’un l’altro, attraverso la collisione provocata all’interno della stessa serie di lavori.
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  • Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a Castelvecchio (Verona)Giorgio Vigna. Stati Naturali Percorsi ritrovati in forme primarie a cura di Paola Marini 11 ottobre 2013 – 6 gennaio 2014 Museo di Castelvecchio | Verona, Corso Castelvecchio, 2 Inaugurazione, venerdì 11 ottobre ore 19.30 Stati Naturali, una personale di Giorgio Vigna al Museo di Castelvecchio a cura di Paola Marini, direttrice dell’istituzione museale; una mostra promossa dal Comune di Verona che inaugurerà in occasione di ArtVerona e sarà visitabile fino al 6 gennaio 2014. Presentazione mostra giorgio vigna verona 197x197 Giorgio Vigna. Stati Naturali Mostra a CastelvecchioNOTA BIOGRAFICA – Giorgio Vigna, nato a Verona nel 1955, è un artista che si esprime attraverso molteplici mezzi, dalla scultura al gioiello, dal disegno all’installazione, creando forme capaci di mettere in risonanza la sua forza immaginativa con gli elementi della natura nei suoi aspetti primari e primordiali. Sperimentando le potenzialità della materia – vetro, rame e oro così come materiali di scarto – ne asseconda la natura e ne esplora allo stesso tempo i limiti estremi, svelandone possibilità nascoste fino al paradosso e facendone perdere le coordinate di partenza. Acqua, terra, fuoco, vento, ombre, luce, trasparenze, sono elementi cardine della sua ricerca, in cui il naturale e l’artificiale, l’immaginifico e il sublime, s’incontrano e scontrano in opere sospese tra il possibile e l’irreale. Macro e microcosmo convivono e si arricchiscono l’un l’altro, attraverso la collisione provocata all’interno della stessa serie di lavori.
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