3 dicembre – Giornata internazionale delle persone con disabilità
Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità
GIORNATA MONDIALE DELLA DISABILITA’: A CHE PUNTO SIAMO CON L’INTEGRAZIONE?
Se da un lato le istituzioni sembrano spesso ancora troppo lontane dalle persone con disabilità, dall’altro appare aperta la strada per una nuova percezione della disabilità da parte dell’opinione pubblica
Oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità. Istituita dalle nazioni unite nel 1993 a livello europeo, e a partire dal 2008 a livello internazionale, è una occasione per parlare di disabilità, lanciando per un giorno nel panorama globale l’attenzione sulla condizione delle persone disabili.
Si potrebbe qui aprire l’annoso dibattito sulla questione dell’utilità di una giornata dedicata alla disabilità. A questo proposito, in occasione della Giornata dei diritti delle persone con disabilità 2011, l’anno scorso lanciammo un piccolo sondaggio tra i nostri utenti di facebook, per comprendere chi la ritenesse una ricorrenza utile, e chi una ipocrisia. Il risultato fu un sostanziale pareggio: se da un lato alcuni sottolineavano il valore altamente sociale di una giornata in cui non solo presentare al mondo le condizioni delle persone disabili, ma anche amplificare così la richiesta per l’applicazione dei loro diritti, dall’altro più di qualcuno la riteneva un inutile paravento dietro il quale istituzioni e massa critica si nascondevano e sistemavano le coscienze.
In questa giornata e nei giorni a seguire, molte sono le iniziative, gli eventi, i dibattiti, che per un giorno renderanno la disabilità protagonista. Ma chi sono i disabili, e a che punto siamo con la loro integrazione nella società?
Innanzitutto, per dare qualche numero utile a inquadrare il fenomeno, possiamo ragionevolmente stimare il numero di persone disabili in Italia in circa 3 milioni. La principale fonte di dati certi è ancora l’indagine Istat sulle “Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari” del 2004-2005, che vanno integrati con altre valutazioni, tra cui i dati dell’OMS del 2010 che attesta in 2 milioni e 615.000 i disabili in Italia fino a 65 anni. Si tratta del 5% della popolazione; se si aggiungono anche le persone diversamente abili oltre i 65 anni si arriva a superare il 18%, fino a toccare il 44,5% tra gli over 80.
“Disabilità” è un termine talmente vasto, che la sua definizione, resa dall’OMS quale “menomazione funzionale che può essere congenita o derivata da malattia o incidente“, non è sufficiente a contenerne le numerosissime sfumature. Inscindibile, inoltre, dalla definizione di “handicap“, che è la conseguenza di tale disabilità nella vita sociale. Ne deriva quindi che, se da un lato l’attenuazione della disabilità è un fatto che attiene all’aspetto sanitario e terapeutico, quello dell’handicap – quindi della disabilità inserita nel contesto di vita sociale – è l’ambito vero in cui si può e si deve cogliere la sfida. Realizzare la vera e completa integrazione della persona disabile nella vita sociale, favorirne la mobilità e l’autonomia, garantirne alti livelli di istruzione, sono i campi in cui l’azione si fa necessaria.
Ma quindi, a che punto siamo? Sono state davanti agli occhi di tutti le immagini impietose di persone attaccate a respiratori davanti a Montecitorio, rappresentazione di un disperato grido di aiuto verso istituzioni che, in successive “foto ricordo”, non sono riuscite a nascondere un certo imbarazzo. Era la protesta dei malati di Sla, andata in scena nelle scorse settimane, pagina molto triste della storia di un paese che fa sempre più fatica a ricordare gli ultimi.
Ma disabilità nella nostra recente memoria è anche podi e medaglie e braccia al cielo di atleti senza gambe, senza vista, senza mani. Come non ricordare la straordinaria pagina delle Paralimpiadi di questa estate, quando a Londra si è riscritta una nuova pagina sulla integrazione delle persone con disabilità, ma soprattutto sulla loro percezione da parte dell’opinione pubblica? Si può senz’altro dire che da Londra 2012 molto non sarà più come prima. Se ci avessero detto, qualche anno fa, che una Paralimpiade avrebbe riempito non solo stadi, ma anche dirette tv e appassionato milioni di persone, non ci avremmo scommesso un soldo. Invece è successo. E non si tratta solo di sport. Si tratta di uno scardinamento di idee, di nuovi sguardi gettati su realtà finora poco o nulla conosciute.
In generale, per chi nella disabilità si muove da tempo, è possibile intravedere un cambiamento di rotta. Un varco – piccolo, ancora fresco, ma pur sempre un varco – si sembra aperto quantomeno nella ribalta anche mediatica del nostro Paese. Ribalta mediatica che è un viatico affinchè la disabilità non solo si conosca, ma si conosca nella sua dimensione di “ordinarietà“. La disabilità non è una condizione estranea alla società. Ne fa parte, è la società. E in questo, dicevamo, alcuni passi sembrano essere nella giusta direzione. Un esempio? Il dibattito che inizia finalmente ad aprirsi su un tema finora tabù, come quello della sessualità delle persone disabili. Dibattito che sta arrivando all’opinione pubblica grazie a film, documentari, mobilitazioni web e discussioni televisive.
Gli stessi mezzi di comunicazione e informazione sembrano essersi accorti della disabilità, finalmente (forse) scavalcando quella sua solita rappresentazione di “caso umano”, utile a fare share facile. Iniziamo a leggere di storie di persone disabili: disabili non per forza straordinari ma disabili che possono essere innovativi, arrabbiati, scontenti, normali. Vediamo ad esempio l’avvio della rubrica Invisibili del Corriere della Sera on line, che offre nella home page del quotidiano più autorevole d’Italia uno spazio importante di riflessione e informazione su quelli che il grande Franco Bomprezzi ha definito “invisibili”.
Ordinarietà della disabilità, dicevamo, che non deve essere “assuefazione” a una condizione che ha molti, moltissimi margini di maggiore considerazione soprattutto per quanto riguarda i diritti applicati (sull’aspetto teorico molte volte non mancano). Ordinarietà che significa normalità. Normalità che significa non stupirsi del fatto che un gran figo – passatemi il termine! – come Oscar Pistorius venga incluso da una rivista statunitense tra gli uomini più sexy del mondo. Lo vediamo finalmente bello, non disabile. Bravo, non disabile. Persona, non disabile.
Fonte foto: Vignetta disegnata da Vauro
International Day of Persons with Disabilities, 3 December 2012
Theme: Removing barriers to create an inclusive and accessible society for all
Quick links
- Message of the Secretary-General for the Day
- Background information on the theme for 2012
- How the Day may be observed
- Events at UN Headquarters (Programme)
- United Nations Enable Film Festival 2012
- Events around the world
- Previous commemorations of the Day
Background
Over one billion people, or approximately 15 per cent of the world’s population, live with some form of disability.
Persons with disabilities, “the world’s largest minority”, often face barriers to participation in all aspects of society. Barriers can take a variety of forms, including those relating to the physical environment or to information and communications technology (ICT), or those resulting from legislation or policy, or from societal attitudes or discrimination. The result is that persons with disabilities do not have equal access to society or services, including education, employment, health care, transportation, political participation or justice.
Evidence and experience shows that when barriers to their inclusion are removed and persons with disabilities are empowered to participate fully in societal life, their entire community benefits. Barriers faced by persons with disabilities are, therefore, a detriment to society as a whole, and accessibility is necessary to achieve progress and development for all.
The Convention on the Rights of Persons with Disabilities (CRPD) recognizes that the existence of barriers constitutes a central component of disability. Under the Convention, disability is an evolving concept that “results from the interaction between persons with impairments and attitudinal and environmental barriers that hinder their full and effective participation in society on an equal basis with others.”
Accessibility and inclusion of persons with disabilities are fundamental rights recognized by the CRPD and are not only objectives, but also pre-requisites for the enjoyment of other rights. The CRPD (Article 9, accessibility) seeks to enable persons with disabilities to live independently and participate fully in all aspects of life and development. It calls upon States Parties to take appropriate measures to ensure that persons with disabilities have access to all aspects of society, on an equal basis with others, as well as to identify and eliminate obstacles and barriers to accessibility.
In spite of this, in many parts of the world today, lack of awareness and understanding of accessibility as a cross-cutting development issue remains an obstacle to the achievement of progress and development through the Millennium Development Goals, as well as other internationally agreed outcomes for all.
The commemoration of International Day of Persons with Disabilities in 2012 provides an opportunity to address this exclusion by focusing on promoting accessibility and removing all types of barriers in society.
How the Day may be observed
Based on the main theme of IDPD 2012 “Removing barriers to create an inclusive and
accessible society for all”, sub-themes can be selected to cover all aspects of society and development, including, but not limited to, removing barriers to education, employment, transportation, travel and tourism or sports. You can select a sub-theme to address a specific issue of exclusion and accessibility in your community.
Include: Observance of the Day provides opportunities for participation by all stakeholders – Governments, the UN system, civil society and organizations of persons with disabilities – to focus on issues related to the removal of barriers to create an inclusive and accessible society that would benefit all.
Organize: Hold forums, public discussions and information campaigns in support of the themes of IDPD 2012 to find innovative ways and means by which barriers to the inclusion of persons with disabilities and their families can be broken down.
Celebrate: Plan and organize performances everywhere to showcase – and celebrate – the contributions made by persons with disabilities as agents of change and development in the communities in which they live.
Take Action: A major focus of the Day is practical action that would help to remove barriers that limit accessibility for and participation by persons with disabilities in all aspects of society and development. Highlight progress and obstacles in creating accessible and inclusive society, including in terms of physical environments, information and communications technology and other areas, as well as promote public awareness of existing barriers to the full inclusion of persons with disabilities in their societies.
Highlights
International Day of Persons with Disabilities, 3 December 2012
Removing barriers to create an inclusive and accessible society for all
Make your voice heard!
New online discussion launched onInequalities and Persons with Disabilities in the post-2015 development agenda(14 November – 5 December)
67th Session of the General Assemblydiscusses disability issues and UN reports. Third Committee negotiates three resolutions related to disability.
High-level meeting on disability and development, 23 September 2013
Informal meetings to be held at UNHQ on 10 and 14 September.
Recent events:
Panel Discussion on Preventing and Ending Violence against Women with Disabilities, UN Headquarters, Conference Room 3 (NLB), 23 October 2012, 1:15 – 2:30 p.m.
Fifth Conference of States Parties to the CRPD, UN Headquarters, 12-14 September 2012
Rio+20 Outcome Document includes disability
Also, “Promoting Disability-Inclusive Development for a Sustainable Future”,side-event to Rio+20.
Disabili, la giornata internazionale.
“Ancora troppe barriere architettoniche”
In Italia sono 3 milioni, nel Mondo 1 miliardo. Il presidente Napolitano: “Preservare e sviluppare gli importanti risultati già ottenuti per assicurare un effettivo sostegno”. Cgil: “Inclusione sempre più difficile, serve un piano lavoro” di VALERIA PINI
FOTO La protesta dei disabili in Spagna
LEGGI Madrid, migliaia di disabili in piazza – Musei e gallerie multisensoriali
Napolitano. “Nella difficile situazione finanziaria ed economica che il paese attraversa e che ha purtroppo acuito le condizioni di disagio delle categorie più deboli, ogni sforzo deve essere compiuto per preservare e sviluppare gli importanti risultati già ottenuti per assicurare un effettivo sostegno alle persone con disabilità”, ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio in occasione della giornata dedicata ai disabili.
I dati. Secondo l’ultima rivelazione dell’Istat (2004), la maggior di persone con handicap vive in famiglia e poco meno di 200.00 nei presidi socio-sanitari. In molti sono anziani (1,9 milioni) e il 66,2% è donna. Per tutti il problema è quello dell’accesso ai servizi e della gestione del quotidiano, che ricade gran parte delle volte sui familiari. “Sono le famiglie, nella stragrande maggioranza dei casi, a prendersi cura delle persone diversamente abili e lo fanno tra grandi difficoltà – ha aggiunto Napolitano -. Desidero anche far giungere il mio vivo apprezzamento alle iniziative che si svolgono oggi in tutto il paese e che testimoniano l’esistenza di una fitta e attiva rete di associazioni e di servizi che si adoperano per attutire difficoltà, promuovere diritti e facilitare l’integrazione dei disabili”.
Le barriere. Fra gli obiettivi principali della giornata portare l’attenzione sulla rimozione delle barriere architettoniche. “Le barriere alla partecipazione ed inclusione delle persone con disabilità continuano ad essere moltissime, in tutto il mondo e nel nostro Paese: si tratta – ricorda l’Anffas, associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva o relazionale – di barriere materiali e anche e soprattutto culturali. Si tratta di barriere che negli ultimi anni, anche a causa della situazione di crisi internazionale, hanno assunto il nome di ‘vincoli di bilancio’ o di ‘carenza di risorse’. Ma che sono in realtà principalmente frutto di problemi culturali e di approcci obsoleti e discriminatori al tema della disabilità nelle politiche di molti Paesi, tra cui l’Italia”.
Il mondo del lavoro. Fra i punti da affrontare per favorire l’inclusione sociale dei disabili c’è poi quello dell’inserimento nel mondo del lavoro. Ma anche qui molto resta da fare. “Il processo di inclusione dei disabili nella vita quotidiana diventa ogni anno, specie in questi ultimi segnati da una crisi profondissima, sempre più difficile. Bisogna interrompere questo processo attraverso la promozione di un piano straordinario per il lavoro dei disabili”, dice la responsabile dell’ufficio politiche disabilità della Cgil, Nina Daita. Secondo la dirigente sindacale la crisi economica “ha prodotto il progressivo azzeramento dei fondi destinati alle persone con disabilità”, ma ha anche “incentivato un comportamento vergognoso e irresponsabile contro la disabilità stessa, diffondendo nell’opinione pubblica l’idea che esistano solo falsi invalidi”.
“Rimuovere le barriere per creare una società inclusiva e accessibile per tutti”. E’ questo il tema scelto dalle Nazioni Unite per l’edizione 2012 della Giornata internazionale delle persone con disabilità, che ricorre il 3 dicembre di ogni anno. Celebrata a livello mondiale, la Giornata è da tempo diventata occasione di riflessione su tutti gli aspetti che riguardano la disabilità.
Nel messaggio inviato in occasione del 3 dicembre, il segretario generale Ban Ki-Moon ha ricordato che la sfida globale che il mondo ha di fronte è quella di fornire a tutte le persone la parità di accesso che meritano e della quale hanno bisogno: “Dobbiamo sforzarci – scrive – di raggiungere gli obiettivi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, quelli di eliminare la discriminazione e l’esclusione e di creare delle società che valorizzino la diversità e l’inclusione”. Il segretario generale dell’Onu ricorda anche che per raggiungere tali obiettivi e per “colmare il divario tra le buone intenzioni e le azioni attese da tempo”, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite terrà il prossimo anno una riunione ad alto livello sul tema della disabilità e dello sviluppo: lo scopo è quello di raccogliere le problematiche e i contributi delle persone con disabilità in modo che possano essere prese in considerazione nella redazione di una nuova agenda sullo sviluppo.
La Giornata 2012 segna dunque l’avvio del percorso di preparazione a questo meeting di alto livello: al Palazzo di Vetro sono dunque previsti uno spettacolo musicale, una tavola rotonda sull’agenda “verso il 2015 e oltre” e la proiezione dei film che hanno partecipato allo “United Nations Enable Film Festival 2012”. Anche singole agenzie delle Nazioni Unite celebrano la giornata. L’Unicef, ad esempio, prevede il lancio di una campagna di orientamento sulla disabilità rivolta espressamente al suo personale in tutto il mondo (con relativo video di sensibilizzazione e un questionario dedicato), mentre l’Unesco presenta i risultati del rapporto mondiale sull’uso da parte delle persone con disabilità delle nuove tecnologie per accedere alla conoscenza, con un focus specifico sull’apprendimento personalizzato per gli studenti disabili. A Vienna, invece, al Festival internazionale dei diritti umani, viene lanciato il Rapporto Project Zero 2013, con una particolare attenzione all’occupazione lavorativa delle persone con disabilità. “Overcome barriers”, “Superare le barriere” è invece il progetto cofinanziato dall’Unione Europea realizzato dall’Aifo (Associazione amici di Raoul Follereau).
Premio Cocanari al Don Calabria di Verona
Riconoscimento conferito dalla CISL a quegli enti che si siano contraddistinti per l’inclusione socio-lavorativa delle persone con disabilità, il Premio Flavio Cocanari, giunto alla settima edizione e intitolato a chi nella CISL fu per anni responsabile del Dipartimento Handicap, andrà quest’anno al Centro Polifunzionale Don Calabria di Verona e verrà consegnato nella città scaligera il 3 dicembre
Il segretario generale della CISL Raffaele Bonanni consegnerà il 7° Premio “Flavio Cocanari” al Centro Polifunzionale Don Calabria di Verona
Il 3 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, verrà consegnato a Verona (Opera Don Calabria, Via San Zeno in Monte, 23, ore 9.30), il 7° Premio CISL Flavio Cocanari, intitolato a chi – persona con disabilità e per anni responsabile nella CISL del Dipartimento Handicap – si caratterizzò come uno tra i più valenti studiosi del nostro Paese, sulle tematiche riguardanti la disabilità.
Il riconoscimento – conferito ad enti contraddistintisi per l’inclusione socio-lavorativa delle persone con disabilità – verrà assegnato questa volta al Centro Polifunzionale Don Calabria di Verona, dal segretario generale della CISL Raffaele Bonanni, a conclusione di un incontro che vedrà la partecipazione di vari esponenti sindacali e istituzionali.
Aperta da Franca Porto, segretario generale della CISL Veneto, la giornata – dopo i saluti del sindaco di Verona Flavio Tosi, del segretario generale della CISL di Verona Massimo Castellani e di Mario Conclave di Italia Lavoro, Associazione Amici di Flavio Cocanari – sarà introdotta da Pietro Cerrito, segretario confederale della CISL.
Interverranno poi Silvia Stefanovichj, responsabile per la disabilità nella CISL, Alessandro Galvani (direttore) e Sara Botturi, del Centro Polifunzionale Don Calabria di Verona.
Seguirà la tavola rotonda denominata Il valore del benessere in azienda: la sfida del disability management, coordinatada Sabrina Dorio, segretario regionale della CISL Veneto. Vi parteciperanno Anna Leso, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Verona, Maria Giuseppina Bonavina, direttore generale dell’ULSS 20, Fausto Sachetto, assessore alla Formazione e al Lavoro della Provincia di Verona, Cristina Ribul Moro, responsabile medialabor del Centro Don calabria e Antonio Maurino, responsabile delle Relazioni Industriali nel Banco Popolare. (S.B.)
3 milioni i disabili in Italia secondo l’Istat, oltre 4 milioni per il Censis
Giornata mondiale della disabilità
Molte le iniziative oggi in Italia e nel mondo in occasione di questa giornata. Promossa da Commissione eureopa e Nazioni Unite, quest’anno punta l’attenzione sulla necessità di rimuovere tutte le barriere fisiche, culturali, sociali, economiche. “Va colmato – ha detto il segretario Onu Ban Ki Moon – il divario tra buone intenzioni e azioni attese da tempo”. “Ogni persona, pur con i suoi limiti fisici e psichici, anche gravi, e’ sempre un valore inestimabile”. Così il Papa all’Angelus.
ROMA – Centinaia di iniziative in tutto il mondo per la Giornata internazionale dei diritti delle persone disabili, indetta dalle Nazioni Unite. All’angelus di domenica il Benedetto XIV ha voluto ricordare questa Giornata con una esortazione: “Incoraggio le comunità ecclesiali ad essere attente e accoglienti verso questi fratelli e sorelle. Esorto i legislatori e i governanti a tutelare le persone con disabilità e a promuovere la loro piena partecipazione alla vita delle società”.
Intanto ieri per la prima volta, a Madrid, hanno sfilato decine di disabili per protestare contro la politica di tagli voluta dal Governo Rajoy. Secondo gli organizzatori, i manifestanti, giunti da tutto il Paese, erano ameno 50mila. Accanto ai disabili hanno manifestato molti loro familiari.
Uno dei problemi relativi alla disabilità è quello della difficoltà nella comunicazione. L’Istituto di ricerca per la comunicazione della disabilità e del disagio nasce per questo motivo. In serata al Teatro Carignano di Torino, una inziziativa cui partecipano molti esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo: ci sarà anche Bernardo bertolucci, costretto da anni sulla sedia a rotelle.
“Sobrietà e preghiera debbono caratterizzare la Chiesa”
Papa: governi facciano leggi
a tutela dei disabili
Benedetto XVI nei saluti dopo l’Angelus ha ricordato che lunedì si celebra la Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità. ”Ogni persona, pur con i suoi limiti fisici e psichici, anche gravi, è sempre un valore inestimabile, e come tale va considerata. Esorto i legislatori e i governanti a tutelare le persone con disabilità e a promuovere la loro piena partecipazione alla vita della società”
L’inizio dell’Avvento che “nel linguaggio cristiano” è riferito “alla venuta di Dio, alla sua presenza nel mondo” offre “un’attesa fatta di speranza vigilante e operosa”, durante la quale riflettere sul “mistero che avvolge interamente il cosmo e la storia” e che “conosce due momenti culminanti: la prima e la seconda venuta di Gesù Cristo”. Lo ha detto papa Benedetto XVI prima della preghiera dell’Angelus in piazza San Pietro in occasione della prima domenica di Avvento. “Questi due momenti – ha aggiunto il Santo Padre – che cronologicamente sono distanti – e non ci è dato sapere quanto – in profondità si toccano, perché con la sua morte e risurrezione Gesù ha già realizzato quella trasformazione dell’uomo e del cosmo che è la meta finale della creazione. Ma prima della fine, bisogna che tutti i suoi nemici siano posti sotto i suoi piedi”.
Il disegno “di salvezza di Dio, che è sempre in atto, richiede continuamente la libera adesione e collaborazione dell’uomo; e la Chiesa, che è come la Fidanzata, la promessa sposa dell’Agnello di Dio crocifisso e risorto, vive protesa nella memoria del suo Signore e nell’attesa del suo ritorno”.
“In mezzo agli sconvolgimenti del mondo, o ai deserti dell’indifferenza e del materialismo, i cristiani accolgono da Dio la salvezza e la testimoniano con un diverso modo di vivere, come una città posta sopra un monte”. Così Benedetto XVI dopo la preghiera dell’Angelus. “La comunità dei credenti – ha aggiunto – è segno dell’amore di Dio, della sua giustizia che è presente nella storia ma che non è ancora pienamente realizzata, e pertanto va sempre attesa, invocata, ricercata con pazienza e coraggio”.
“Domani si celebra la Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità. Ogni persona, pur con i suoi limiti fisici e psichici, anche gravi, è sempre un valore inestimabile, e come tale va considerata”, ha detto il Papa. “Incoraggio le comunità ecclesiali – ha aggiunto – ad essere attente e accoglienti verso questi fratelli e sorelle. Esorto i legislatori e i governanti a tutelare le persone con disabilità e a promuovere la loro piena partecipazione alla vita della società”.
3 Dicembre: Giornata Mondiale Disabilità
03/12/2012
Ieri, 2 dicembre, Giornata Internazionale Abolizione delle Schiavitù. Oggi, 3 dicembre, Giornata Mondiale delle persone con Disabilità. Il 10 dicembre, Giornata dell’ONU per i Diritti Umani. La Schiavitù ricorda la “forzata reclusione casalinga e familiare” vissuta da troppi diversamente abili, i Diritti Umani sono quelli che sempre sono calpestati o ignorati quando sono riferiti alle diverse abilità; soprattutto nella nostra Irpinia.Il 3 dicembre, dunque, si celebra la Giornata Mondiale delle persone con Disabilità, istituita dalle Nazioni Unite nel1993 a livello europeo e, a partire dal 2008, a livello internazionale. Seda una parte si plaude al fatto di dedicare appuntamenti, iniziative e dibattiti al mondo della disabilità utili per divulgare problematiche che difficilmente, se non vissute in prima persona, vengono seguite,dall’altra la rabbia deriva dall’amara constatazione che la considerazione del mondo disabile ha ancora bisogno di iniziative ad hoc per realizzarsi concretamente. Vi è anche un altro pericolo:con l’inflazione delle giornate dedicate a… di tutto… di più si rischia di svilire ogni iniziativa. La Giornata vuole invece essere un’occasione per rimettere al centro della discussione la disabilità nei suoi molteplici aspetti. Nel concreto, specie quest’anno, abbiamo constatato che del mondo della disabilità ci si è ricordati solo quando si trattava di tagliare i fondi, specie all’assistenza (domiciliare per i malati gravi e scolastica per i bambini disabili): un anno in cui, come non mai, sui diversamente abili si sono concentrate le omissioni, sempre più pesanti, della politica e della società, per cui a tante belle parole non seguono quasi mai i fatti. Questo giorno può invece essere l’occasione per aprire un dialogo con chi normalmente ignora i problemi. Può dare l’opportunità, come prevede la Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, di promuovere delle politiche in materia di disabilità, favorendo la partecipazione, il rispetto della dignità e dei diritti umani, l’inclusione e la non discriminazione di tutti, nessuno escluso. Il significato profondo di questa giornata è quello di dire alle persone diversamente abili: siate maggiormente consapevoli dei vostri diritti e chiedetene l’applicazione ed il rispetto con ancora più forza consci dell’importanza che soprattutto la vostra voce può avere nella dura battaglia per la realizzazione di una vera società civile. Alcuni disabili hanno occhi che non vedono, altri orecchie che non sentono, altri ancora bocche che non parlano; esistono poi molti esseri umani che hanno anch’essi occhi, orecchie e bocche che però funzionano male perché comandati a bacchetta da un cuore che vuole vedere solo quello che gli fa comodo,vuol sentire solo quello che gli va di sentire e vuole parlare solo di quello che gli può essere utile. Mi chiedo: si può vivere con un cuore che passa il tempo ad imbavagliare la coscienza? Che finge di non sapere cos’è giusto fare?E soprattutto: che senso ha spendere la propria vita in questo modo? Nella nostra Provincia la cultura del rispetto per le persone diversamente abili ha fatto progressi, ma non siamo ancora nella piena applicazione di norme nazionali e regionali. L’istituzione della Consulta ad Avellino e Mercogliano, e prossimamente ad Atripalda, deve essere salutata come un buon inizio di allargamento e reale coinvolgimento delle persone diversamente abili nelle problematiche che li riguardano. L’impegno per l’istituzione di una Consulta Provinciale e di una Regionale darebbe sempre più respiro alle aspettative di partecipazione collettiva ai processi decisionali. Le varie associazioni che operano nel settore sono coinvolte in questi organismi e rappresentano un valido punto di riferimento per l’affermazioni dei diritti dei disabili. La costruzione al Rione Valle di Avellino di un Centro sociosanitario per la diagnosi precoce, le cure e le terapie per tutti i soggetti affetti da autismo,rappresenta una struttura di eccellenza nazionale. Ma, anche su questo versante, si scontano pigrizie, incapacità,ritardi e il racconto di tante bugie. La responsabilità ricade principalmente sugli amministratori politici delle nostre Istituzioni. Una classe dirigente che spesso non è al servizio dei cittadini, ma usa il consenso elettorale per raggiungere interessi di parte. Può essere questa un’amara considerazione, ma queste parole, dette nella Giornata mondiale delle persone Disabili,assumono un loro valore perché l’affermazione del rispetto e dei diritti dei diversamente abili è un processo sì culturale; ma anche e soprattutto politico.
Oggi è la Giornata Mondiale delle persone disabili
di Redazione
“Rimuovere le barriere per creare una società inclusiva e accessibile per tutti” è il tema scelto della Giornata 2012. Incontri e manifestazioni in tutto il mondo. In Italia, a Roma presentata la Carta dei servizi per il superamento delle barriere comunicative
Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon ha ricordato che la sfida globale che il mondo ha di fronte è quella di fornire a tutte le persone la parità di accesso che meritano e della quale hanno bisogno: «Dobbiamo sforzarci – scrive – di raggiungere gli obiettivi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, quelli di eliminare la discriminazione e l’esclusione e di creare delle società che valorizzino la diversità e l’inclusione». Il segretario generale dell’Onu ricorda anche che per raggiungere tali obiettivi e per “colmare il divario tra le buone intenzioni e le azioni attese da tempo”, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite terrà il prossimo anno una riunione ad alto livello sul tema della disabilità e dello sviluppo: lo scopo è quello di raccogliere le problematiche e i contributi delle persone con disabilità in modo che possano essere prese in considerazione nella redazione di una nuova agenda sullo sviluppo. La Giornata 2012 segna dunque l’avvio del percorso di preparazione a questo meeting di alto livello: al Palazzo di Vetro sono dunque previsti uno spettacolo musicale, una tavola rotonda sull’agenda “verso il 2015 e oltre” e la proiezione dei film che hanno partecipato allo “United Nations Enable Film Festival 2012”.
A Roma sarà presentata la Carta dei servizi per il superamento delle barriere comunicative che è stata realizzata da un tavolo permanente con Consiglio nazionale degli utenti, Agcom, le associazioni delle persone con disabilità e il Dipartimento Comunicazione del Ministero dello Sviluppo economico.
Sempre a Roma, alla Luiss è prevista l’assegnazione del premio San Bernardino 2012 per la pubblicità socialmente responsabile: promosso dall’ateneo con l’Ufficio per le comunicazioni sociali della Cei, con il patrocinio di Pubblicità Progresso e di SuperAbile Inail. vede sei finalisti in gara: Amref, CoorDown, Ferrovie dello Stato, Ponte del sorriso, Procter & Gamble, Timberland.
Oggi, lunedì 3 dicembre 2012, è la Giornata Internazionale della Disabilità, che vede al proprio centro la condizione delle persone disabili e il tema del “Rimuovere le barriere per creare una società inclusiva e accessibile per tutti”. Anche in Italia, come in tutto il mondo, sono state organizzate iniziative di sensibilizzazione in proposito.
A Roma avrà luogo la presentazione della “Carta dei servizi per il superamento delle barriere comunicative”, realizzata da un tavolo permanente tra il Consiglio nazionale degli utenti, Agcom, le Associazioni delle persone con disabilità e il Dipartimento Comunicazione del Ministero dello Sviluppo Economico.
La Giornata dei diritti delle persone con disabilità è stata istituita da parte dell’Organizzazione delle Nazioni Unite nel 1993, senza l’intento di relegare ad un’unica occasione l’impegno per trovare delle soluzioni che possano facilitare l’esistenza delle persone disabili, ma con lo scopo di riuscire a trovare supporto all’iniziativa lungo tutto l’arco dell’anno.
In tutta Italia è già attivo un progetto per la promozione dell’accesso e della fruibilità del patrimonio turistico e culturale alle persone con disabilità, in modo che possano essere abbattute quelle barriere architettoniche, sociali e comunicative che purtroppo più o meno inevitabilmente sono sorte nel corso del tempo nei confronti di coloro che sono affetti da disturbi che possono segnare l’intera esistenza.
Il progetto mira a rendere fruibile la storia, la cultura, l’arte e le località turistiche di interesse artistico e culturale presenti nel nostro Paese alle persone disabili, in modo che sia per loro possibile ammirare il patrimonio italiano come ogni altro cittadino. Il progetto può prevedere la realizzazione di eventi gratuiti dedicati a persone disabili con problemi legati alla vista o all’udito o con altre disabilità, come nel caso delle visite guidate gratuite che verranno proposte nella giornata di domani, martedì 4 dicembre, da parte della Galleria Nazionale dell’Umbria. A Roma verrà inoltre inaugurata oggi alle ore 18 presso Palazzo Valentini (via IV novembre, 119/A) “Flash”, una mostra fotografica dedicata al superamento della marginalità e della disabilità.
A livello internazionale, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite si prepara a tenere un importante incontro nel corso del prossimo anno sul tema della disabilità e dello sviluppo, con particolare attenzione alle necessità e ai contributi delle persone disabili, in modo che possano essere attuati interventi a loro favore in futuro.
In Italia, le persone affette da disabilità grave superano i 2 milioni e rappresentano quasi il 5% della popolazione, a cui si aggiungono oltre 4 milioni di persone disabili che riescono a svolgere le proprie funzioni quotidiane con grande difficoltà, per un totale di oltre 7 milioni di persone disabili, pari al 12,5% della popolazione, un dato che contribuisce a porre ancora più al centro le problematiche delle persone disabili, la maggior parte delle quali sono assistite dalle loro famiglie, per via della carenza di strutture adatte alla loro condizione.
Gran parte di tali famiglie è però composta da una sola persona, un disabile spesso anziano e non completamente autonomo, simbolo i come il sistema di welfare italiano debba essere migliorato alla luce dei mutamenti demografici e dell’insorgere di condizioni di disabilità in età avanzata (date ad esempio dalla mancata autonomia nel camminare, salire le scale, chinarsi, coricarsi, sedersi, vestirsi, lavarsi, fare il bagno, mangiare) che pongono in difficoltà un numero sempre maggiore di persone anziane, che rischiano di essere abbandonate a se stesse.
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