Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli
- “Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
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Ho visitato stamattina la mostra, quando ancora si davano gli ultimi ritocchi all’allestimento. E’ suddivisa a blocchi per città, con pannelli descrittivi per conoscere la storia delle persone ritratte nelle toccanti fotografie a colori che ritraggono l’impietosa lotta per la sopravvivenza nelle baraccopoli. Giovanni di Cera, organizzatore per MSF Verona, e cortesissimo ospite, mi ha fatto notare la foto qui sotto (di Stanley Greene), dove si vede una coppia nella baraccopoli allagata di Dacca: è una donna emiplegica in seguito ad un ictus, che deve essere aiutata in tutto dal marito, anche nell’accudimento del figlio. Qui siamo distanti anni luce dai nostri “piccoli” problemi di barriere architettoniche o redditi coniugali a fini pensionistici. Foto che regalano riflessioni, da vedere, da pensare.
L’organizzazione medico-umanitaria Medici Senza Frontiere in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri di Verona e l’Associazione Giovani Architetti Verona e con il patrocinio dell’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Verona, organizza una mostra fotografica e una conferenza (questa non in luogo accessibile) per far conoscere alcuni scenari urbani nuovi e sconosciuti per le persone del Nord del mondo e per sensibilizzare l’opinione pubblica su cosa significa, nel 2013, sopravvivere nelle baraccopoli.
Mostra Fotografica “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli”
1-12 maggio 2013
Chiesa di San Pietro in Monastero (accessibile in tutti i luoghi della mostra) – Via Garibaldi 3 Verona
orario: Festivo e prefestivo: dalle ore 10 alle 19 – Giorni feriali: dalle ore 14 alle 19
Ingresso gratuito
[quote style=”3″]Un abitante su 10 della Terra vive in una baraccopoli[/quote]
Il percorso della mostra
Il percorso della mostra : in Asia, il fotografo Stanley Greene documenta la vita nella baraccopoli di Dacca (Bangladesh), tra malnutrizione infantile, assenza di servizi igienico-sanitari e vulnerabilità alle catastrofi naturali; Alixandra Fazzina racconta attraverso i suoi scatti la baraccopoli di Karachi (Pakistan) dove MSF assiste le persone affette da HIV/AIDS e tubercolosi. L’Africa è invece vista attraverso l’obiettivo dei fotografi Francesco Zizola che ha viaggiato a Nairobi (Kenya), fra gli abitanti di Kibera, la maggiore baraccopoli della capitale, e Pep Bonet che documenta la vita degli immigrati dello Zimbabwe presenti a Johannesburg (Sud Africa) e di coloro che vivono nella baraccopoli della città, lottando contro HIV/AIDS e tubercolosi multiresistente ai farmaci. Infine, Haiti, dove Jon Lowenstein racconta la violenza e le difficoltà di Martissant, baraccopoli della capitale Port-au-Prince, colpita anche dal colera.
“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya). Le fotografie e i video-documentari che hanno realizzato accendono un riflettore sulle fasce di popolazione più povera che emigrano in massa dalle regioni rurali verso le città, nella maggior parte dei casi finendo nelle bidonville che crescono in modo esponenziale. I visitatori potranno entrare nel cuore di immense baraccopoli “invisibili” al mondo esterno e toccare con mano le condizioni di vita estreme e le sfide che MSF sta affrontando, ogni giorno, per assistere la popolazione: malnutrizione, acqua contaminata, mancanza di servizi igienico-sanitari, infezioni, HIV/AIDS.
Il progetto multimediale “Urban Survivors” è disponibile on line: